Inter, altro colpo a zero? C’è un ostacolo da superare
Il presidente dell’Inter ritira fuori la specialità della casa, ma questa volta dovrà aggirare un paletto

Tenta un altro colpo dei suoi Beppe Marotta. Il presidente dell’Inter e lo staff nerazzurro sognano un altro colpo a zero per rinforzare la squadra del futuro. È del resto la specialità della casa per il patron nerazzurro, che in carriera ha messo a segno colpi da sogno sfruttando il mercato degli svincolati.
L’ultima idea
Non a caso, da diverso tempo sul tavolo di Jonathan David è arrivata proprio la proposta dell’Inter. L’attaccante si svincolerà a parametro zero dal Lille al termine della stagione dopo aver passato almeno un paio di estati sulla bocca di tutti. In tanti lo hanno cercato, nessuno per ora è riuscito a prenderlo. Lo scenario cambierà in estate: dopo 87 reti in 174 presenze con la maglia dei transalpini l’attaccante canadese cambierà maglia. E sulle sue tracce c’è sì la squadra di Inzaghi, ma anche altre big europee. Napoli, Barcellona, Liverpool, Chelsea, Bayern Monaco, Real Madrid: lungo l’elenco, ricche le offerte. Tra queste anche quella dei nerazzurri, che però dovranno fare i conti con un ostacolo non di poco conto.
Oaktree ha deciso
Parametro zero sì, ma solo a determinate condizioni. Nessuno discute il valore di Jonathan David, a maggior ragione dalle parti di Appiano Gentile dove da mesi è sotto osservazione l’attaccante canadese. Che, proprio in quanto prossimo svincolato, continua a chiedere cifre importanti alle pretendenti che bussano alla sua porta. Più o meno di 5 milioni la richiesta per l’ingaggio, ma non solo. Inevitabilmente, costando zero il cartellino, si alza il prezzo delle commissioni. E proprio qui nasce il grosso ostacolo per l’Inter. Da un po’ di tempo a questa parte, infatti, la regola fissata da Oaktree prevede che non ci siano commissioni che tengano per acquisti che non comportino esborsi per il cartellino. Un ostacolo non di poco conto: a Marotta e la sua squadra il compito di trovare le carte giuste per superarlo.
Claudio Ferrari