Italia, dall’esonero di Spalletti alla nomina di Gattuso: cosa è successo
Settimana di fuoco per la FIGC e per il presidente Gabriele Gravina: dal gran rifiuto di Ranieri all’ipotesi Mancini bis

Quella che sta per concludersi è stata una settimana piuttosto turbolenta per la Nazionale italiana. Tutto è cominciato venerdì 6 giugno con la sconfitta a Oslo contro la Norvegia al debutto del girone di Qualificazione ai Mondiali 2026. Una vera e propria débâcle storica, con gli azzurri che hanno incassato tre gol in appena 45 minuti. Un disastro su tutta la linea che ha portato, inevitabilmente, all’esonero di Luciano Spalletti. Congedatosi con il 2-0 di lunedì 9 giugno al Mapei Stadium di Reggio Emilia contro la Moldavia (reti di Raspadori e Cambiaso), l’allenatore di Certaldo ha lasciato vacante il ruolo di commissario tecnico della Nazionale dando ufficialmente il via al totonomi.
Il “no” di Claudio Ranieri alla Nazionale
In cima alla lista dei desideri del presidente federale Gabriele Gravina c’era Claudio Ranieri, reduce da un’ottima stagione con la Roma. Il tecnico, nuovo senior advisor dei Friedkin, era stato rassicurato sulla possibilità di poter svolgere il doppio incarico e sembrava pronto ad accettare. Poi, però, con un messaggio WhatsApp inviato nel cuore della notte il clamoroso dietrofront: “Ringrazio il presidente Gravina per l’opportunità, un grande onore, ma ho riflettuto ed ho deciso di restare a disposizione della Roma nel mio nuovo incarico in modo totale – la sua spiegazione ai microfoni dell’ANSA -. I Friedkin mi hanno dato il loro pieno supporto e appoggio per qualsiasi decisione avessi preso riguardo alla Nazionale, ma la decisione è solo mia”.
Dall’ipotesi Mancini bis a Pioli: le idee di Gravina
Incassato il no di Ranieri, la FIGC si è rimessa a lavoro per trovare il successore di Luciano Spalletti. Si è ipotizzato un Mancini bis, con l’ex ct che a più riprese ha ammesso di aver commesso un errore ed essere pronto a tornare, poi si è parlato anche di Stefano Pioli, a un passo però dall’accordo con la Fiorentina. Complicate le piste che portavano a Daniele De Rossi e Fabio Cannavaro, alla fine la scelta di Gabriele Gravina è ricaduta su un altro eroe di Berlino 2006: Gennaro Gattuso.
Gattuso riabbraccia la Nazionale: è lui il nuovo ct
Dopo alcuni giorni di riflessione, nelle scorse ore è arrivata l’ufficialità attraverso una nota pubblicata sul sito della FIGC: “La Federazione Italiana Giuoco Calcio comunica di aver conferito l’incarico di Commissario Tecnico della Nazionale italiana a Gennaro Gattuso. L’allenatore calabrese sarà presentato giovedì 19 giugno, alle ore 11, presso l’Hotel Parco dei Principi a Roma”. “Gattuso è un simbolo del calcio italiano – dichiara il Presidente della FIGC Gabriele Gravina –, l’azzurro per lui è come una seconda pelle. Le sue motivazioni, la sua professionalità e la sua esperienza saranno fondamentali per affrontare al meglio i prossimi impegni della Nazionale. Consapevoli dell’importanza dell’obiettivo che vogliamo raggiungere, lo ringrazio per la disponibilità e la totale dedizione con cui ha accettato questa sfida, condividendo il progetto della FIGC di sviluppo complessivo del nostro calcio, nel quale la maglia azzurra riveste una centralità strategica”. Il primo compito di Ringhio sarà quello di riportare serenità e attaccamento alla maglia, dopodiché dovrà conquistare il pass per il Mondiale 2026: gli azzurri non possono permettersi un altro fallimento dopo aver saltato Russia 2018 e Qatar 2022.
Vincenzo Lo Presti