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| ANALISI

La Roma alle prese con il Fair Play Finanziario: serve almeno una cessione entro il 30 giugno 

Il club giallorosso dovrà rispettare diversi paletti ma la priorità sono le cessioni entro la fine di giugno

La rivoluzione in casa Roma è in pieno fermento. Quella che sta per iniziare sarà senza dubbio una stagione particolare per i giallorossi pronti a dare il via all’era Gasperini con l’arrivo del nuovo ds, Massara, ormai a un passo.

I Friedkin dovranno però fare i conti anche con i paletti imposti dal Fair Play Finanziario che condizionerà i prossimi due mercati. Un vincolo che, senza dubbio, avrà un peso specifico nel calciomercato della Roma.

Roma, quali sono i limiti del Fair Play Finanziario

Nel 2022, infatti, la società capitolina ha sottoscritto con l’Organo di Controllo Finanziario per Club della Uefa un accordo transitivo per quattro anni con alcuni obiettivi finanziati stabiliti nei periodi che fanno riferimento al 2022, 2023, 2024 e 2025. I limiti sono chiari: la Roma non può superare i 60 milioni di aggregato. Nel 2023 il club giallorosso ha chiuso il bilancio a -102 milioni di euro mentre quello del 2024 conta -81 milioni. 

Roma, servono 30 milioni entro il 30 giugno

Per questo il club è costretto a cedere entro il 30 giugno. In casa giallorossa sono state giù ufficializzate le cessioni di Le Fée al Sunderland e Dahl al Benfica che hanno portato un introito di circa 30 milioni di euro a cui dovrebbero aggiungersi i 6 milioni derivanti dalla cessione di Zalewski all’Inter.

Roma, da N’Dicka a Dovbyk: chi può salutare

Cifre importanti ma che non bastano e che costringeranno la Roma a cedere almeno un big per poter rientrare nei paletti della Uefa. Tra chi potrebbe salutare c’è soprattutto N’Dicka ma anche Dovbyk. Entrambi hanno una valutazione di circa 30 milioni di euro che rappresenta la cifra di cui il club ha bisogno. Da valutare c’è poi la situazione legata ad Angelino con il passaggio all’Al-Hilal al momento congelato a cui si aggiunge il possibile addio di Paredes (per circa 3 milioni) e la questione legata a Dybala che con i suoi 7 milioni a stagione pesa e non poco sul bilancio. 

Jessica Reatini