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| ANALISI

Fabregas, i ‘100 milioni di motivi’ per restare al Como

I grandi movimenti sul mercato e la prospettiva di una costante crescita del club: ecco perché il tecnico spagnolo ha detto ‘no’ all’Inter per restare alla guida dei lariani

Ci sono cento milioni ‘di motivi’, e soprattutto di euro, alla base di una delle scelte più rumorose di queste prime settimane di calciomercato: il ‘no’ di Cesc Fabregas all’Inter – e secondo i beninformati anche al Bayer Leverkusen – per restare sulla panchina del Como. La società lariana, infatti, tornata in Serie A soltanto lo scorso anno, ha chiuso al decimo posto il campionato appena concluso, ma tra l’estate 2025 e, soprattutto, il gennaio 2026, ha dimostrato una capacità di spesa che, in Italia, non si vedeva da tempo.

Il ruolo nel Como

Cesc Fabregas, poi, ed è opportuno sottolinearlo, non ricopre le vesti del classico allenatore per come siamo abituati ad intenderlo in Italia. È, piuttosto, un manager all’inglese, e la differenza è abissale: tale figura, infatti, è parte integrante della dirigenza, ha particolare voce in capitolo sul mercato, ha sotto controllo la situazione finanziaria del club, così come il bilancio parziale della sessione in corso. In altre parole, svolge una mansione apicale e ciò spiega anche perché in Premier siano molto più frequenti i casi di allenatori che rimangono a lungo nello stesso club (basti pensare a Ferguson allo United o a Wenger all’Arsenal, ma ci sono centinaia di esempi). E non è ancora tutto, perché Fabregas, infatti, è anche azionista della società lariana e, seppur al momento in possesso di un pacchetto non particolarmente rilevante, è comunque direttamente interessato alla crescita del brand Como, in Italia e nel mondo.

Il sogno Champions

Del resto, per i nomi e le cifre che circolano, da Morata a Thiaw, passando per la conferma di Nico Paz per almeno un’altra stagione e i freschi arrivi di Martin Baturina, Álex Valle, Ignace Van der Brempt, Fellipe Jack e Jesus Rodriguez, sognare la qualificazione in Champions in un triennio è più che lecito: da fuori, non è affatto difficile intuire le ambizioni di una società economicamente molto solida, che punta a crescere anno dopo anno, senza porsi limiti. Con Cesc Fabregas come condottiero, dentro e fuori dal campo…

Giordano Grassi