Cinà è sempre più una realtà: dove può arrivare?
Cresce l’entusiasmo intorno al 18enne palermitano al 2° successo nel circuito ATP a Madrid.

Con Jannik Sinner sospeso fino al 4 maggio a causa dell’accordo sottoscritto con la WADA per chiudere definitivamente il caso Clostebol, c’è un volto nuovo per il tennis italiano rappresentato dal 18enne Federico Cinà, bravissimo a sfruttare la wild card concessagli dagli organizzatori del Masters 1000 di Miami per conquistare la sua prima vittoria nel circuito ATP ai danni di Francisco Comesana, piegato con il punteggio di 7-6 (7-4) 7-6 (7-2); successo bissato a Madrid dove ha, appena, liquidato il tennista asiatico Coleman Wong per 7-6 (7-5) 6-1.
Soltanto Sinner meglio di Cinà
Il siciliano era diventato il più giovane tennista italiano a vincere un match in questa categoria di tornei dietro soltanto al nativo di San Candido (17 anni e 269 giorni di Jannik contro i 17 anni e 354 giorni di Federico), e anche in Spagna ha confermato di saper esprimere un tennis efficace contro atleti che lo sopravanzano di numerose posizioni in graduatoria.
La freddezza di Federico nei tie-break
Colpisce in particolare la personalità di Cinà nei momenti determinanti degli incontri con un record immacolato nei tie-break disputati nel circuito ATP con un 3-0 che fa, davvero, ben sperare per il futuro perché la capacità di giocare bene i punti importanti è un qualcosa d’innato nel carattere di un tennista che non si può insegnare.
Il papà ex tennista
Figlio di Francesco Cinà, ex n. 427 della classifica ATP e soprattutto storico allenatore di Roberta Vinci, Federico ha, già, superato il best ranking del papà e, dopo l’affermazione con Wong, è sicuro di portarsi a ridosso della top 300; a tre anni aveva in mano la prima racchetta e, da allora, non l’ha più abbandonata con Novak Djokovic come grande punto di rifermento (“Vorrei tanto palleggiare con lui”).
Un tennis che assomiglia a quello di Cilic
La domanda più intrigante è dove potrà arrivare il nostro connazionale in futuro: fermo restando che a soli 18 anni si è, sostanzialmente, ancora ingiudicabili, siamo comunque certi che quelle provate a Miami e Madrid siano le prime di tante gioie per Cinà il quale ci sembra avere delle geometrie e una struttura fisica ancora da completare che lo porti ad assomigliare al croato Marin Cilic, capace di aggiudicarsi gli US Open nel 2014.
In ogni caso, è preferibile concentrarsi sul presente con Federico in campo nuovamente venerdì 25 aprile contro la testa di serie n. 23 Sebastian Korda: sognare una nuova impresa non è una utopia.
Filippo Re