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Guardiola elogia gli allenatori italiani ma “dimentica” due top

Guardiola elogia gli allenatori italiani ma "dimentica" due top

Pep Guardiola ha scritto la prefazione dell’autobiografia di Arrigo Sacchi “Il realista visionario – Le mie regole per cambiare le regole”. Il tecnico catalano ha confessato di essere rimasto folgorato dall’allenatore italiano vedendo giocare il suo Milan e di averlo preso come esempio. Poi ha menzionato altri allenatori italiani ancora in attivitĂ  che stanno dando lustro alla grande tradizione di Coverciano “dimenticando”, però, due allenatori top.

L’elogio a Sacchi

“Fino al suo arrivo nel mondo del calcio, l’idea comunemente radicata del calcio italiano nel mondo era: tutti indietro e Dio davanti. Per questo la svolta di Arrigo è contro-culturale. Il suo calcio doveva essere attrattivo, ma anche vincente. E lo è stato – scrive Guardiola nella sua prefazione -. Avrei voluto vederlo allenare per molti piĂą anni perchĂ© il suo metodo, al di lĂ  dei titoli, è stato studiato da tanti, tantissimi allenatori, me compreso. E quando questo accade significa che hai lasciato qualcosa di molto particolare. Pensate alla gestione della fase difensiva, al fuorigioco, all’impostazione di una squadra proiettata quaranta metri avanti rispetto a tutte le altre. Era un sistema davvero innovativo”.

Guardiola esalta i tecnici italiani

“Qualcuno, l’approccio di Sacchi, l’ha riproposto anche a distanza di tanto tempo”, scrive poi Guardiola menzionando Sarri, Spalletti e De Zerbi. Quest’ultimo non è la prima volta che viene elogiato da Guardiola che ha confidato ad alcuni addetti ai lavori che sarĂ  il prossimo tecnico del Manchester City. Un’investitura importante che conferma la grande stima che prova per l’allenatore del Brighton. Pep ha elogiato anche Stefano Pioli sottolineando l’aggressivitĂ , il pressing alto e i movimenti senza palla del suo Milan che ha ben figurato nella scorsa Champions League. Ultimo ma non ultimo, la menzione speciale per Simone Inzaghi: “Nell’ultima edizione della Champions siamo tornati a giocarci la finale e questa volta è andata bene – scrive l’allenatore dei citizens -, anche se è stata dura, contro un’Inter molto difficile da affrontare, che gioca un football moderno, fisicamente fortissima e molto bene allenata da Simone Inzaghi”.

Ancelotti e Allegri i grandi esclusi

Tra i migliori allenatori italiani in attività Guardiola dimentica, però, di menzionare due nomi illustri: il primo è Carlo Ancelotti, recordman di Champions League vinte. Il secondo nome è quello di Max Allegri, che però non ha mai avuto un buon rapporto con Sacchi e forse per questo Pep ha evitato di inserirlo nella sua autobiografia. Inevitabilmente si sono scatenati i social.