310 milioni spesi: come fa il Liverpool a permetterselo?
Cifre assurde spese dai Reds e il mercato è ancora aperto: ma come fa il club inglese a permettersi di spendere così tanto?

Dopo anni di oculatezza e investimenti mirati, il Liverpool ha sorpreso tutti con una campagna acquisti da oltre 310 milioni di euro (e il mercato è ancora aperto). Per un club spesso percepito come “povero ma vincente”, è una svolta clamorosa. Finora, la politica dei proprietari del Fenway Sports Group era stata quella di intervenire solo quando strettamente necessario, puntando su un equilibrio tra sostenibilità e competitività. Ma già in passato, in momenti cruciali, il club non aveva esitato a spendere: basti pensare agli acquisti fondamentali di Van Dijk e Alisson. Questa volta però si è superato ogni limite precedente, anche con l’acquisto clamoroso di Florian Wirtz per 116 milioni di sterline, cifra che potrebbe segnare un record britannico.
Bilanci in ordine e strategia chiara
La chiave di questa aggressiva campagna acquisti sta nella solidità economica del club e nel perfetto rispetto delle regole del Profit & Sustainability (PSR) della Premier League. Il Liverpool ha chiuso il suo esercizio finanziario prima di molti rivali, posizionandosi in anticipo per spendere a giugno senza rischi. Inoltre, la stagione 2024/25 – chiusa con la vittoria in campionato e pochi costi – ha portato nuovi introiti da sponsor, Premier e UEFA. Non va sottovalutato neanche il risparmio sugli stipendi e le vendite recenti di giocatori cresciuti nel vivaio, come Quansah e Kelleher, che generano profitti netti. Il Liverpool, oggi, potrebbe investire altri 150 milioni di sterline senza infrangere il PSR.
Una rivoluzione pianificata
La spesa monstre del Liverpool non nasce da panico o pressioni esterne, ma da una strategia chiara e condivisa: rinnovare la rosa in anticipo, prima che diventi un’urgenza. Il nuovo tecnico Slot ha avuto tempo per valutare la squadra e identificare i rinforzi ideali. Così sono arrivati nomi come Mamardashvili, Frimpong e Kerkez, pronti a competere con i titolari in uscita. È una transizione graduale e intelligente, senza stravolgimenti. Come ha spiegato il giornalista Ben Jacobs, la forza del Liverpool è proprio questa: muoversi con tempismo, discrezione e coerenza, in un mercato in cui altri club devono invece aspettare o ridurre le spese per rispettare i vincoli finanziari.
Chiara Scatena