Atalanta-Lookman, dopo il no all’Inter è scontro totale
Il no dell’Atalanta all’ultima offerta dell’Inter ha scatenato la reazione del giocatore

Niente di fatto. L’Atalanta alza il muro e, anzi, mette l’Inter con le spalle al muro. La Dea ha rifiutato anche la nuova offerta dei nerazzurri per Lookman, 45 milioni totali, che quindi al momento rimane ancora un giocatore dell’Atalanta. Il calciatore, a cui la società ha promesso la cessione nella passata stagione, ha deciso però di far sentire le sue ragioni, non a parole ma a mezzo social.
Lookman, la reazione del calciatore dopo il no dell’Atalanta all’Inter
Lookman ha fato sparire qualsiasi riferimento alla Dea dal suo profilo social: via le foto del successo in Europa League, via le foto delle esultanze. Insomma, se fino ad ora il giocatore aveva mantenuto un basso profilo adesso lo strappo sembra essere definitivo. Per andare all’Inter il nigeriano ha rifiutato la proposta di rinnovo dell’Atalanta da 5 milioni di euro netti a stagione e anche la corte del Napoli scudetto che si era mosso per primo per il giocatore.
Lookman, l’Inter rimane alla finestra ma la situazione si complica
Di fatto l’Inter ha fatto tutto quel che doveva: ha contattato l’entourage del giocatore, ha trovato un accordo per 5 anni di contratto a 4.5 milioni di euro a stagione a salire. Non solo, ha migliorato anche l’offerta, inizialmente di 40 milioni, raggiungendo quota 45 ma non è bastato per avere il benestare della Dea.
Il nodo della questione sta nel fatto che la società bergamasca, di fatto, non ha mai fissato un prezzo per Lookman e questo non permette all’Inter neanche di ragionare su un ipotetico rilancio anche se tutto lascia pensare che si debba necessariamente arrivare almeno a 50 milioni per far muovere l’Atalanta dalla sua posizione.
Insomma la situazione è intricata, lo strappo non più ricucibile e, tra meno di un mese, inizierà il campionato. L’Atalanta deve affrettarsi se non vuole rischiare di non monetizzare e tenersi sul groppone un giocatore che non ha nessuna intenzione di restare.
Jessica Reatini