Bove a un bivio: rimanere nello staff della Fiorentina o giocare all’estero?
Dopo la gara di Udine il giocatore classe 2002 farà ritorno alla Roma: gli scenari

Sono trascorsi più di sei mesi dal quel 1° dicembre 2024, da quella sfida tra Fiorentina e Inter, giorno in cui la vita di Edoardo Bove è cambiata per sempre. Il malore, la corsa in ospedale, il defibrillatore sottocutaneo, lo stop al calcio.
Mesi difficili per il classe 2002 che è sempre rimasto vicino alla squadra e ai suoi compagni. Bove si è accomodato in panchina in ogni match, ha caricato la squadra, ha dato consigli. Adesso, però, è arrivato il bivio tanto atteso. La Fiorentina chiuderà la sua stagione domenica 25 maggio a Udine e, al termine del campionato, Bove tornerà alla Roma vista la scadenza del prestito in programma il prossimo 30 giugno.
Bove, la proposta della Fiorentina per il classe 2002
Il futuro è però ancora un rebus: la società viola, il presidente Rocco Commisso e il tecnico Palladino sono sempre stati al suo fianco e vorrebbero che rimanesse alla Fiorentina tanto da avergli proposto un ruolo da collaboratore nello staff tecnico dell’allenatore.
Bove, il futuro è un rebus e intanto torna alla Roma…
Molto però dipenderà da quale sarà la decisione finale di Bove che ha certo come primo obiettivo quello di tornare a giocare. Le strade percorribili sono sostanzialmente due: in caso di possibile rimozione del defibrillatore sottocutaneo Bove potrebbe valutare proposte in Italia, in caso contrario non potrebbe invece più giocare qui ma solo all’estero, esattamente come accaduto a Christian Eriksen nel 2021.
In attesa di capire quale sarà il finale di questa vicenda l’unica certezza è che dopo Udine Bove saluterà la Fiorentina per fare ritorno a Roma. I giallorossi decideranno poi se rescindere il suo contratto o meno.
Jessica Reatini