Come giocherà la Fiorentina di Stefano Pioli
Dal modulo agli interpreti: ecco le principali novità che potrebbe portare il tecnico parmense rispetto a Palladino

Ora è ufficiale: dopo sei anni dall’ultima volta, Stefano Pioli è il nuovo allenatore della Fiorentina. Per il tecnico emiliano si apre il terzo capitolo alla Viola, un club al quale è profondamente legato per i suoi trascorsi sia in campo che in panchina. L’annuncio è arrivato con una nota, a conferma delle voci che si rincorrevano da tempo: “ACF Fiorentina comunica che il nuovo allenatore della Prima Squadra viola è Stefano Pioli. Pioli, che torna a Firenze dopo aver indossato la maglia viola da calciatore, tra il 1989 e il 1995, e guidato da allenatore i gigliati dal 2017 al 2019, ha firmato un contratto che lo legherà al Club fino al 30 giugno 2028”.
Pioli ter: Stefano riparte ancora dalla Fiorentina
Si apre così il terzo capitolo del legame tra il tecnico e i toscani: prima da calciatore con 189 presenze in sei stagioni, poi da allenatore, e ora un nuovo incarico in panchina con uno status completamente diverso, forte di un quinquennio al Milan chiuso con uno scudetto, una semifinale di Champions e una continuità tecnica che ne ha rafforzato il profilo. In seguito è arrivata l’esperienza non facile all’Al Nassr, terminata solo al terzo posto nel campionato saudita ma con tanto di ringraziamenti sui social da parte di Cristiano Ronaldo. Ora Pioli fa ritorno in patria, accettando una nuova sfida a Firenze.
Fiorentina, Commisso accoglie Pioli
Ad accoglierlo, il presidente Rocco Commisso, che si è dichiarato contento dell’arrivo di Pioli “alla guida della prima squadra della Fiorentina. Sin dalle prime parole che ci siamo scambiati – ha confidato l’imprenditore – ho trovato nel Mister valori umani e voglia di lottare per questo Club e questa città che conosce così bene e alla quale è profondamente legato. Io, la mia famiglia e tutta la Fiorentina diamo il bentornato a Stefano augurandogli il meglio per questa nuova avventura in maglia viola”.
Lo staff di Pioli: ecco quando sarà la presentazione
Il tecnico parmense arriva con uno staff numeroso e qualificato: ben 12 professionisti, tra cui il nuovo vice Andrea Tarozzi, altro ex viola, il figlio Gianmarco Pioli e il preparatore atletico storico Matteo Osti. Una squadra costruita per ambire in alto e riportare entusiasmo e risultati concreti dopo una stagione segnata da alti e bassi sotto la guida di Raffaele Palladino, culminata con il sesto posto in Serie A e la qualificazione alla Conference League. Il primo contatto con i tifosi è fissato per lunedì 14 luglio al “Viola Carpet” nel Viola Park, mentre la conferenza stampa ufficiale di presentazione si terrà mercoledì 16 luglio alle ore 12:00, presso il Wind Tre Media Center. Pioli è atteso in città già da domani per iniziare ufficialmente la preparazione della nuova stagione. Il ritorno alla Fiorentina ha il sapore di una sfida personale e romantica: Pioli ritrova una città che conosce e ama, con il compito di alzare l’asticella e dare continuità a un progetto ambizioso.
Pioli alla Fiorentina: modulo e giocatori, cosa cambia
Pioli, oltre che per la caratura e il forte legame con la città e i tifosi, rappresenta la scelta ideale per la Fiorentina anche in termini prettamente tecnico-tattici. A febbraio, dopo tre ko di fila, Palladino è passato dal 4-2-3-1 al 3-5-2, un modulo che la squadra ha subito ben interiorizzato. Dovrebbe ripartire da qui anche il nuovo allenatore, che lo ha adottato a sprazzi anche nei suoi anni al Milan. Almeno inizialmente la Viola dovrebbe schierarsi così per poi passare nuovamente, in base al mercato e agli uomini a disposizione, al 4-2-3-1, sistema adottato da Raffaele Palladino all’inizio della scorsa stagione e marchio di fabbrica del tecnico parmense. Ovviamente il cambio modulo potrebbe aprire importanti interrogativi ad esempio sul futuro di Robin Gosens, perfetto con i tre in difesa, un po’ meno con il nuovo schieramento. Di certo in mezzo al campo troverà spazio a prescindere dal 3-5-2 o 4-2-3-1 Fazzini, arrivato poche settimane fa dall’Empoli. Gudmundsson, invece, potrebbe far coppia con Kean in caso di attacco a due o indietreggiare sulla trequarti nel modulo con un solo terminale offensivo. Va ricordato che a Firenze è sbarcato anche un certo Edin Dzeko, alternativa di lusso a Moise Kean nel 4-2-3-1 e partner straordinario dell’azzurro nel 3-5-2. Tutto dipenderà dagli uomini a disposizione e dagli avversari, ma di certo a Stefano Pioli non mancheranno le alternative per far volare la sua Fiorentina.
Vincenzo Lo Presti