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| ANALISI

Conceiçao cambia modulo: col 3-4-3 è super Milan

Il nuovo schieramento è più congeniale alle caratteristiche dei singoli interpreti: più libertà per Theo e Jimenez, meno compiti difensivi per Leao

Da quando Sergio Conceiçao è passato al 3-4-3 è tutto un altro Milan. Con il nuovo modulo i rossoneri hanno segnato ben sette reti incassandone appena una e hanno ottenuto due vittorie, compreso il 3-0 nel ritorno della semifinale di Coppa Italia contro l’Inter valso il pass per l’ultimo atto contro il Bologna in programma mercoledì 14 maggio allo stadio Olimpico di Roma. Il passaggio alla difesa a tre è avvenuto nella trasferta di Udine e la squadra ha dimostrato di aver assimilato immediatamente i nuovi dettami tattici, rispondendo sul campo con un roboante 4-0. Il passo falso interno contro l’Atalanta, vittoriosa al Meazza grazie al colpo di testa di Emerson, aveva fatto emergere qualche crepa, ma la straordinaria prestazione nel derby ha confermato le ottime impressioni avute al Bluenergy Stadium.

Il Milan passa alla difesa a tre

A giovare maggiormente del passaggio al 3-4-3 è stata la difesa: questo nuovo modulo sembra infatti più congeniale con le caratteristiche dei singoli interpreti della retroguardia. Pavlovic, piuttosto irruento e in difficoltà a lavorare con la linea, può però contare su doti fisiche e tecniche perfette per interpretare il ruolo di braccetto. Aggressivo, il serbo può uscire forte sulla punta per giocare in anticipo, ma ovviamente ha bisogno di una copertura, che solo un difensore tecnico e attento come Matteo Gabbia può dargli. A garantire velocità ci pensa invece Fikayo Tomori, il profilo perfetto per completare il trio. In questo modo i due esterni di centrocampo, Theo Hernandez a sinistra e Alejandro Jimenez a destra, sono chiamati meno a correre indietro ma hanno più libertà, e dunque anche energia, per le sortite offensive.

Leao più libero con il 3-4-3

Risalendo il campo, in attacco ognuno al suo posto: con questo modulo il Milan può anche permettersi di assorbire le disattenzioni di Rafa Leao in fase di non possesso. Abbassando i due esterni, e difendendosi con il più classico dei 5-4-1, potrebbe non essere più necessario richiamare in continuazione il portoghese, anche perché la squadra sarebbe più che coperta. Non solo, sfruttando il difensore in più, una volta recuperata la palla i rossoneri possono darsi alla pazza gioia con le ripartenze dei vari Pulisic, Theo Hernandez,  Tijjani Reijnders e lo stesso Leao, giocatori che nello spazio fanno male a chiunque.

Milan, l’Europa passa dalla Coppa Italia

La stagione del Diavolo è stata caratterizzata da tanti alti e bassi, ma tracciando un bilancio la squadra ha già messo in bacheca la Supercoppa italiana e ha l’opportunità di fare il bis anche in Coppa Italia qualora dovesse arrivare un risultato positivo contro i rossoblù di Vincenzo Italiano. Grasso che cola in stagioni di magra. La gara contro i felsinei potrebbe valere doppio in quanto molte delle speranze di qualificazione alle prossime coppe europee passa proprio da quel match. Attualmente nono in classifica a cinque gare dalla fine del campionato, il Milan si garantirebbe l’approdo in Europa League in caso di successo in Coppa Italia.

Vincenzo Lo Presti