Conte-Juve-Napoli, com’è andata davvero? La ricostruzione
Il possibile ritorno del tecnico salentino sulla panchina bianconera è stato il tema clou delle ultime settimane, fino all’improvviso epilogo a sorpresa: ecco cosa è successo

“La Juventus ha incassato il sì di Conte“: questo raccontavano i principali quotidiani sportivi italiani soltanto un paio di settimane fa, quando i bianconeri non avevano ancora confermato Tudor, il Napoli sembrava avere ‘in mano Allegri’ e il tecnico salentino – almeno così si raccontava – aveva ormai deciso di salutare il club di De Laurentiis con lo Scudetto appena conquistato. Poi, il colpo di scena, teatrale, inaspettato: “Conte ha scelto di restare al Napoli“. Ma come sono andate davvero le cose?
Il punto di vista di Conte
La stessa intervista rilasciata da Antonio Conte a Federico Buffa, seppur finalizzata a rinsaldare il rapporto con la tifoseria del Napoli, presenta dei ‘vuoti’ comunicativi e offre alcune ‘letture tra le righe’. In particolare, il passaggio “Non ho mai avuto un accordo con la Juve“, lascia – ovviamente – intendere che non ci fosse nulla di firmato (e ci mancherebbe, non sarebbe stato neppure possibile) ma non smentisce il fatto che ci siano stati dei contatti: i più informati raccontano di uno direttamente con John Elkann già a febbraio.
Il punto di vista del Napoli
Mentre Aurelio De Laurentiis in televisione affermava di voler lasciare Conte libero del proprio destino nonostante il contratto triennale firmato soltanto un anno fa, in privato le cose – con tutta probabilità – sono andate diversamente. Da una parte, la difficoltà a liberarsi da un impegno lavorativo a lunga durata, dall’altra nessun motivo valido per forzare la mano: il presidente del Napoli, infatti, si è mostrato sin da subito disponibile ad assecondare ogni capriccio del tecnico su un mercato aperto col botto, con l’arrivo di Kevin De Bruyne.
Giordano Grassi