Da vice Brozovic e Calhanoglu a esubero: cosa non ha funzionato tra Asllani e l’Inter
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| ANALISI

Da vice Brozovic e Calhanoglu a esubero: cosa non ha funzionato tra Asllani e l’Inter

Arrivato nell’estate del 2022 dopo un ottimo biennio a Empoli, il centrocampista albanese non è riuscito a convincere appieno. Al Torino, a 23 anni, ha tutto il tempo per trovare la definitiva consacrazione

Asllani

È stata un’estate di profonde riflessioni per Kristjan Asllani. Titolare al Mondiale per Club al posto del desaparecidos Hakan Calhanoglu, il centrocampista albanese è poi stato letteralmente messo alla porta dal direttore sportivo Piero Ausilio che a più riprese lo ha dichiarato fuori dal progetto tecnico di Cristian Chivu. L’addio all’Inter, dunque, era inevitabile, ma l’ex Empoli ci ha messo un po’ prima di scegliere la prossima destinazione. Del resto, a 23 anni, ha ancora tutto il tempo e il talento per poter esplodere definitivamente e lasciarsi alle spalle le ultime difficili stagioni in nerazzurro.

Asllani dice no al Bologna e va al Torino

Rifiutato il Bologna, che seppur con grandi ambizioni gli avrebbe presentato una folta concorrenza in mezzo al campo, Asllani alla fine ha scelto il Torino. Nello scacchiere tattico di Marco Baroni andrà a sostituire Samuele Ricci, passato al Milan. In granata troverà sicuramente più spazio per poter esprimere tutto il proprio potenziale e dare finalmente una sterzata alla propria carriera. Ironia della sorte affronterà subito i suoi ormai ex compagni visto che Inter e Torino si ritroveranno una di fronte all’altra lunedì 25 agosto alle ore 20.45 al Meazza nel posticipo della prima giornata di Serie A. L’operazione si chiude con la formula del prestito oneroso a 1.5 milioni di euro e l’obbligo di riscatto fissato a 12. Un affare che fa tutti contenti visto che il Toro si garantisce un calciatore giovane ma già con grande esperienza nel nostro campionato e l’Inter incassa un cifra quasi pari a quella sborsata nell’estate del 2022 per prelevarlo dall’Empoli – 4 di prestito più 10 di riscatto -.

Asllani all’ombra di Brozovic e Calhanoglu

Ecco, facendo un passo indietro, c’è grande rammarico per quello che sarebbe potuto essere e invece non è stato. Dopo un biennio molto importante in Toscana, infatti, Asllani arrivò in nerazzurro con i gradi di vice Brozovic. Per lui, tifoso nerazzurro sin da bambino, indossare la maglia dell’Inter rappresentava la realizzazione di un sogno. Lo diceva con occhi lucidi: “Giocare a San Siro, con quella maglia addosso… è la cosa più bella che potesse capitarmi”. All’ombra del croato, come ammesso da lui stesso, è cresciuto molto ma ha fatto parecchia fatica a trovare il proprio spazio racimolando la prima stagione appena 859 minuti distribuiti in 29 gare senza mai segnare o fornire un assist. Con l’addio di Brozo, passato agli arabi dell’Al Nassr, le chiavi della regia interista sono andate ad Hakan Calhanoglu, arretrato dalla trequarti dal tecnico Simone Inzaghi con ottimi risultati quando il croato si è fatto male prima alla coscia e poi al polpaccio. Nonostante ciò, però, il classe 2002, complice qualche problemino fisico del turco, ha avuto le sue chance ma non è riuscito a sfruttarle al meglio. Ha alternato buone prestazioni ad altre meno convincenti, non riuscendo così a offrire le giuste garanzie per ritagliarsi un ruolo da titolare nella regia nerazzurra. Dopo tre stagioni altalenanti, dunque, la sua avventura all’Inter si interrompe con un bilancio di 99 presenze complessive e quattro reti, tre in Serie A e una in Coppa Italia. In bacheca, invece, due Supercoppe italiane, una Coppa Italia e soprattutto lo scudetto della seconda stella conquistato nella stagione 2023‑24.

Vincenzo Lo Presti