Dagli ingaggi all’Europa: il piano della Juve per il rilancio
La Juve progetta il futuro e lo fa fissando degli obiettivi in tre step

La Juve ha concluso la stagione, caratterizzata da tanti alti e bassi, conquistando un piazzamento in Champions League, ora però è tempo di programmare la nuova stagione per poter ripartire col piede giusto e la società ha ideato un piano di rilancio piuttosto ambizioso che punta alla vittoria, ma senza dimenticarsi dell’equilibrio economico e finanziario.
Il bilancio
Un occhio ai trofei e l’altro al bilancio, nonostante l’incertezza sul futuro di Tudor i vertici sostengono che nulla sia compromesso e che con qualche accorgimento si possa proseguire sulla strada individuata. L’asticella, per l’annata che si è conclusa, era stata posta sul raggiungimento degli ottavi di Champions ma anche se con fatica, due obiettivi su tre sono stati centrati: l’ultima semestrale ha fatto registrare 17milioni di utili.
Contenere gli ingaggi e rinforzare la squadra
Il secondo anno di ciclo comincerà con i migliori auspici, con la qualificazione nella massima competizione europea che ha portato quasi 90 milioni di euro di ricavi minimi quelli complessivi potrebbero tornare sopra i 500 milioni e la ricapitalizzazione progettata per far fronte allo scenario peggiore potrebbe essere più contenuta. Servirà procedere con i tagli degli ingaggi più pesanti per inseguire l’idea di sostenibilità, l’obiettivo e arrivare al di sotto dei 100 milioni. Di pari passo dovrà essere rinforzata anche la squadra così che possa tornare a competere per trofei, richiesti a gran voce dai tifosi. Serviranno innesti di qualità per assottigliare quel gap di 12 punti che c’è stato nell’ultimo campionato.
Obiettivo Champions e scudetto
Infine, per il terzo anno Madama si auspica di tornare a competere per lo scudetto e di arrivare fino in fondo in Europa. L’obiettivo del 2027 resta la chiusura del bilancio in attivo.
Martina Barnabei