Fiorentina, come giocherà Pioli? Modulo e giocatori, cosa cambia rispetto a Palladino
Stefano Pioli è prossimo a tornare sulla panchina della Fiorentina: ecco come cambierà il gioco della Viola rispetto a Palladino

La Viola, nella stagione che si è appena conclusa, ha cambiato già pelle in termini di gioco: è passata da un 4-2-3-1 a un 3-5-2 che Palladino ha scelto di adottare a febbraio dopo aver incassato tre sconfitte consecutive. Un modulo che è sembrato adatto alla squadra e che ha garantito maggiore solidità e equilibrio. Con l’arrivo di Pioli però, le cose potrebbero cambiare dal momento che il suo sistema tattico è distante da questo.
Il modulo prediletto da Pioli
In carriera, l’ex (quasi) Al-Nassr ha dimostrato di prediligere in generale una difesa diversa da quella a te, preferendo quella a quattro con delle possibili variazioni in avanti. Il suo modulo è il 4-2-3-1 e la Fiorentina attuale lo conosce bene dunque, non dovrebbe essere un problema “tornare indietro”. Tutto dipenderà chiaramente anche dalle valutazioni del tecnico sui giocatori a disposizione e per questo non si esclude che potrebbe ripartire dall’impostazione lasciata dall’ex Monza per poi aggiungere e togliere in base alla sua percezione.
Kean resta al centro del progetto
Il cinquantanovenne nel corso della carriera si è ritrovato in più occasioni a dover cambiare idee e tipologia di gioco, cercando sempre di adattare le richieste a seconda delle pedine a disposizione. C’è chi però, a prescindere dal modulo, resta al centro del progetto e questo è Kean che con Pioli sarebbe l’unico centravanti e a quel punto, Gudmundsson farebbe un passo indietro giocando in suo supporto come trequartista. Una delle richieste avanzate per rinforzare il gruppo sarebbe Dzeko, considerata l’alternativa di lusso all’azzurro e che in caso di un 3-5-2 potrebbe giocare insieme all’ex Juventus.
Martina Barnabei