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| ANALISI

Fiorentina inarrestabile: contro l’Inter l’esame di maturità

La Viola di Raffaele Palladino da ottobre ha centrato 10 vittorie su 11 sfide tra tutte le competizioni. Domenica al Franchi arrivano i nerazzurri di Simone Inzaghi

La Fiorentina batte 3-2 il Pafos e sale a quota nove punti nella fase a gironi di Conference League. La Viola sta vivendo un periodo magico e con il successo contro i ciprioti centra la decima vittoria nelle ultime undici gare tra tutte le competizioni: un primato, come sottolinea Opta, condiviso nei top 5 campionati europei (Serie A, Premier League, Liga, Bundesliga e Ligue 1) con Atalanta e Liverpool. Dal 3 ottobre, giorno del successo per 2-0 contro i gallesi del The New Saints nel debutto nella manifestazione continentale, la squadra allenata da Raffaele Palladino ha sempre conquistato il bottino pieno, con l’unico passo falso arrivato lo scorso 7 novembre in casa dell’Apoel Nicosia (ko per 2-1).

La Fiorentina vola

Il ruolino di marca dei gigliati in campionato è incredibile: dopo il pareggio del 29 settembre nel derby toscano del Castellani contro l’Empoli (0-0), la Fiorentina ha inanellato una striscia, ancora aperta, di ben sette trionfi consecutivi. A inaugurare questo filotto di imbattibilitĂ  il 2-1 del Franchi contro il Milan al quale ha fatto seguito il netto 6-0 del Via del Mare contro il Lecce. Altra goleada contro la Roma, sconfitta con un roboante 5-1, mentre nelle trasferte di Genova e Torino sono bastati Gosens e Kean per tornare a casa con i tre punti. Smaltita la sconfitta europea di Nicosia, i toscani hanno poi rifilato un 3-1 al Verona, con l’ex Juve protagonista assoluto con una tripletta, e infine hanno battuto 2-0 il Como al Sinigaglia. Da ottobre, in Serie A, la Fiorentina ha dunque fatto l’en plein mettendo a referto ben 20 reti e incassandone appena tre. Numeri straordinari che spiegano chiaramente l’attuale posizione in classifica della Viola, seconda in coabitazione con Inter, Lazio e Atalanta a una sola lunghezza di distanza dal Napoli capolista. Proprio contro la Dea, l’ormai lontano 15 settembre, è arrivata l’unica sconfitta fin qui in campionato (3-2). 

Fiorentina, contro l’Inter la prova del nove

Il prossimo turno, però, il calendario prevede lo scontro diretto contro i campioni d’Italia. Domenica alle 18 al Franchi si presentano i nerazzurri di Simone Inzaghi, anch’essi in grande spolvero e reduci dal successo per 1-0 contro il Lipsia, quarta vittoria consecutiva in Champions League, la terza ”di corto muso”. A Firenze il tecnico piacentino dovrà però fare i conti con l’emergenza in difesa: non ci saranno infatti né Francesco Acerbi né Benjamin Pavard, infortunatisi rispettivamente contro Hellas Verona e Lipsia. Raffaele Palladino, invece, dovrebbe ritrovare Gudmundsson e Biraghi, con Richardson unico indisponibile. Con la rosa completa a disposizione, la Fiorentina potrà giocarsi le proprie chance in quella che può essere definita come una sorta di prova di maturità. Se domenica dovesse arrivare un altro successo, sarà inevitabile sognare in grande.

Vincenzo Lo Presti