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| ANALISI

Gasperini-Atalanta, stavolta è la fine? Prove di addio

Dall’incontro tra mister Gasperini e l’Atalanta è emersa per la prima volta la reale possibilità di dividere le strade dopo anni di successi

Dare giudizi affrettati sembra sbagliato, ma una constatazione è d’obbligo: tra Gian Piero Gasperini e l’Atalanta stavolta si respira davvero aria d’addio. Nell’incontro tra la società e il tecnico è emersa per la prima volta dopo nove anni straordinari la possibilità concreta di separarsi e continuare altrove le rispettive strade. Non una questione economica né tecnica, ma un semplice ragionamento lucido legato a una possibile mancanza di motivazioni dopo tante stagioni intense e trionfali, con svariate qualificazioni in Champions e soprattutto la conquista dell’Europa League nel 2023/24 nell’ormai leggendaria semifinale con il Bayer Leverkusen.

Parole inequivocabili

L’allenatore nerazzurro, d’altronde, non aveva mascherato affatto la sua perplessità nelle scorse ore quando era stato interrogato riguardo una possibile ennesima ripartenza nella prossima stagione. E per quanto Gasp non abbia mai avuto peli sulla lingua e non abbia mai amato nascondersi, il suo tono era apparso a tutti fin troppo schietto e diretto, persino più del solito: “Sarà difficile ripetersi, un risultato come la qualificazione in Champions League per la prima volta in 9 anni, credo che sarà difficilmente ripetibile. Dobbiamo confrontarci con la società, ho la sensazione che molti giocatori potrebbero salutare e non sono in grado di garantire gli stessi risultati. Mi dispiace, per la prima, volta dover abbassare l’asticella“. Dichiarazioni che hanno generato qualche tensione e gettato ombre su ombre riguardo al futuro, che ora appare lutano da Bergamo.

Roma o Milano?

Gasperini nelle sue riflessioni non avrà certamente potuto trascurare le tante panchine illustri che il prossimo anno saranno libere. Il flirt con la Roma è piuttosto datato e ora i giallorossi, dopo l’inseguimento infruttuoso per Fabregas, potrebbero tornare alla carica e sceglierlo per ripartire dopo l’addio trionfale di Claudio Ranieri, che resterebbe comunque a vegliare sul suo percorso nella Capitale. Occhio anche al Milan, con il direttore sportivo Igli Tare appena insidiato che potrebbe sceglierlo per il dopo Conceicao. Sembra invece lontano al momento un ritorno alla Juventus, squadra in cui si è sviluppato come tecnico prima del grande salto: a Torino sponda bianconera aspettano tutti Conte, il cui addio al Napoli sbloccherebbe Max Allegri per la panchina partenopea. Tanti, troppi pezzi del puzzle ancora da sistemare ma stavolta per Gasp si aprono davvero le porte di una nuova avventura.

Iacopo Erba