I due Napoli di Conte: una rosa profonda per stupire ancora
Sanchez e Gutierrez completeranno la difesa: mercato da fuochi d’artificio, ma serve ancora un attaccante di primo livello

Il Napoli ha quasi completato le operazioni di rafforzamento della rosa in vista della prossima stagione. La proprietà e l’area sportiva continuano senza sosta a lavorare per rimodellare e consegnare ad Antonio Conte non una, ma di fatto due squadre ben assortite. Gli eventuali innesti dalla Spagna non sono infatti dei semplici riempitivi: Juanlu Sanchez (più difficile) e Miguel Gutierrez (quasi chiuso) arriveranno infatti per dare respiro ai titolari sulle fasce e permetteranno scelte all’allenatore di fare diverse in fase offensiva e difensiva. Sono gli ultimi due esempi di un mercato pensato non per rivoluzionare, ma per proteggere un gruppo straordinario e permettergli così di lottare su tutti i fronti.
Un’estate intensa
Il riepilogo delle operazioni conferma l’ampiezza della rosa costruita: tra i pali Vanja Milinkovic-Savic affiancherà e contenderà il posto da titolare ad Alex Meret; la difesa invece accoglie un titolare come Sam Beukema, che contenderà ad Amir Rrahmani e Alessandro Buongiorno le due maglie sulla carta al momento in palio con Luca Marianucci e Juan Jesus pronti a dare manforte. Sulle corsie Di Lorenzo e Olivera restano punti fermi, mentre a centrocampo Kevin de Bruyne è la ciliegina sulla torta e sulla carta prenderà posto accanto a Stanislav Lobotka e Scott McTominay. Occhio però anche in questo caso alle alternative: Billy Gilmour, Frank Zambo Anguissa ed eventualmente Fabio Miretti completeranno il quadro e creeranno una concorrenza positiva nel reparto.
Lavori in corso davanti.
Eppure il puzzle non è ancora completo: il tassello mancante è quell’attaccante che possa rappresentare il vero valore aggiunto. Romelu Lukaku resta infatti la colonna portante, con Lorenzo Lucca come primo rincalzo. A destra intoccabili David Neres o Matteo Politano, mentre a sinistra il nuovo arrivato Noa Lang intriga ed è pronto a stupire. Ma le uscite (Okafor, Ngonge e forse Raspadori) hanno lasciato un vuoto da colmare. E c’è lo slot che peraltro resta ancora vacante dopo la cessione di Kvaratskhelia al PSG dello scorso gennaio. Dopo la fumata nera per Dan Ndoye il dossier aperto parla di sogni (Karim Adeyemi) e opportunità concrete (Federico Chiesa): qualsiasi strada verrà intrapresa, sarà comunque scelta all’insegna della massima competitività.
Iacopo Erba