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| ANALISI

Inter, a Bologna per invertire il trend negativo in trasferta

Nelle ultime sei sfide lontano dal Meazza i nerazzurri di Simone Inzaghi hanno vinto una sola volta. Per alimentare il sogno Triplete è necessaria una svolta esterna

Agganciata momentaneamente in vetta alla classifica dal Napoli, vittorioso sul campo del Monza grazie al nono sigillo stagionale di Scott McTominay (lo scozzese ha sbloccato per sei volte l’incontro e non aveva mai siglato così tante reti in campionato), l’Inter vuole riprendersi il primato solitario e per farlo deve rispondere presente alla prossima chiamata. Alle ore 18 i nerazzurri scenderanno in campo allo stadio Renato Dall’Ara per affrontare nel 33° turno di Serie A il Bologna. Una prova di maturità importantissima per i ragazzi di Simone Inzaghi, i cui sogni scudetto passano proprio dall’incontro contro i rossoblù di Vincenzo Italiano.

Inter, lo scudetto passa dal Dall’Ara

Con ancora le scorie della sfida contro il Bayern Monaco, valsa il pass per la semifinale di Champions League contro il Barcellona, i campioni d’Italia non possono permettersi passi falsi se vogliono continuare a lottare per la conquista del Triplete. In campo con la pressione di dover vincere per riallontanarsi dagli azzurri di Antonio Conte, Lautaro e compagni sono chiamati a una prova di forza importante contro un’avversaria molto temibile. Il Dall’Ara riporta alla mente dei nerazzurri lo scudetto perso nel 2022, ma tocca pensaee al presente, perché quello che si troverà oggi di fronte l’Inter è un Bologna in salute, reduce sì dal ko del Gewiss Stadium contro l’Atalanta (2-0 firmato Retegui-Pasalic) ma in piena lotta per un posto nella prossima Champions League.

Inter, rendimento esterno in calo

Contro i felsinei, poi, la squadra di Simone Inzaghi dovrà invertire un trend negativo in trasferta: nelle ultime sei partite giocate lontano dal Meazza in campionato è arrivata una sola vittoria, quella a Bergamo per 2-0 (gol di Carlos Augusto e Lautaro Martinez), dopodiché ecco i pareggi contro Milan (1-1), Napoli (1-1) e Parma (2-2) e le dolorosissime sconfitte al Franchi contro la Fiorentina (3-0) e all’Allianz Stadium contro la Juve (1-0). Un ruolino di marcia che stride con la solidità mostrata nella prima parte della stagione, quando l’Inter aveva inanellato otto successi di fila fuori casa con ben sette clean sheet e registrava il miglior rendimento esterno tra le 20 compagini della Serie A. L’improvvisa frenata ha portato al sorpasso dell’Atalanta che dopo 32 giornate guida ora la classifica in trasferta con 33 punti, uno in più dei nerazzurri.

Inter, sei finali per il sogno Triplete

Al traguardo mancano sei finali, tre delle quali l’Inter giocherà in casa contro Roma Verona e Lazio. Lontano da San Siro, dopo il match odierno del Dall’Ara contro il Bologna, i nerazzurri sfideranno a maggio Torino e Como squadre che, escludendo clamorosi colpi di scena, potrebbero non lottare per alcun obiettivo. Visto il testa a testa con il Napoli, potrebbe essere proprio al Sinigaglia, all’ultima giornata, che Lautaro e compagni sapranno se saranno ancora loro i campioni d’Italia o dovranno arrendersi e fare i complimenti ai rivali. Intanto il sogno Triplete prosegue e, anzi, viene alimentato dai numeri: la squadra di Simone Inzaghi ha totalizzato fin qui 71 punti, cinque in più rispetto a quella di José Mourinho nella stagione 2009-10, quella conclusa in gloria e destinata a rimanere nei libri di storia del club e del calcio. Ora, però, è tempo di scrivere un nuovo capitolo.

Vincenzo Lo Presti