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| ANALISI

Inter, tocca a Chivu: come giocheranno i nerazzurri

Sarà uno degli eroi del triplete il prossimo allenatore dell’Inter: cosa aspettarsi

Cristian Chivu, Parma
Cristian Chivu, Parma (Getty IMages)

Per un Simone Inzaghi che esce c’è un Cristian Chivu che entra. Poco importa che si tratti di prima, seconda o terza scelta: sarà l’eroe del triplete il nuovo allenatore dell’Inter, pronto a prendere in eredità una squadra in bilico tra nuovo ciclo e rifondazione. Ma cosa aspettarsi dal nuovo corso nerazzurro?

Maestri d’oro

Il curriculum di Chivu parla chiaro e assicura uno studio presso le migliori scuole del mondo. Dai primi passi, giovanissimo, nell’Ajax fino agli anni in Italia alla corte, tra gli altri, di allenatori come Fabio Capello, Carlo Ancelotti e Roberto Mancini, senza dimenticare ovviamente quel Jose Mourinho con cui il difensore romeno ha scritto la storia dell’Inter

Impronta Chivu

Background granitico ma anche un pizzico di idee proprie, con uno stile personale che il prossimo tecnico nerazzurro ha costruito proprio in casa Inter. Con i meneghini, infatti, Chivu ha svolto tutto il percorso nel settore giovanile, guidando poi per un triennio la Primavera nerazzurra prima di fare il grande salto alla guida del Parma.

Salvezza Parma

Proprio con i ducali Cristian Chivu si è fatto apprezzare per una fase difensiva ben costruita e un lavoro portato avanti con costanza passo dopo passo, facendo via via calare i tocchi avversari nella propria area e la pericolosità dei tiri subiti, ma mantenendo sempre alto il pressing. Dal febbraio 2025 al termine della stagione il suo Parma non solo ha ottenuto la salvezza, ma lo ha fatto convincendo e fermando il Napoli anche alla penultima di campionato. Appena tre vittorie, è vero, ma anche sette pareggi e tre sole sconfitte. Non proprio un brutto bilancio per una squadra in lotta per non retrocedere.

Ritorno a casa

Ora, con questo bagaglio di esperienza sulle spalle, Cristian Chivu tornerà a casa. Il romeno è pronto infatti a diventare il nuovo allenatore dell’Inter e a ripartire ovviamente dalle garanzie. Rimarrà infatti la difesa a tre per i nerazzurri, che dovrebbero ripartire ancora dal 3-5-2 impostato da Inzaghi. Chivu conosce la rosa, ha scelto la strada della continuità pur con qualche variazione. Potrebbe infatti cambiare il compito degli esterni, da capire poi se sceglierà di costruire ancora una squadra fisicamente agguerrita o impostata sul dominio tecnico. Con un occhio di riguardo verso i giovani.

Esposito e non solo

Chivu, infatti, conosce molto bene Francesco Pio Esposito. Lo ha lanciato con coraggio da sotto età, in Primavera, con la fascia da capitano, ottenendo quindici gol in trenta partite di campionato. Lo avrà a disposizione nel Mondiale per Club e potrà valutarlo da vicino, così come farà con altri giovani. Era stato proprio il tecnico romeno a lanciare in Primavera giocatori come Casadei e Fabbian. E a Parma ha fatto esplodere quel Giovanni Leoni che ora potrebbe portarsi dietro anche all’Inter.

Claudio Ferrari