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| ANALISI

Inter, clausole e strategie per Dumfries e Bisseck

Dumfries ha una clausola da 25 milioni fino al 31 luglio, per Bisseck c’è invece un vincolo sei volte superiore: chiari i piani per entrambi

L’Inter lavora su più fronti per gestire al meglio le situazioni contrattuali di alcuni dei suoi elementi più appetiti. In particolare, le situazioni legate a Denzel Dumfries e Yann Bisseck tengono alta l’attenzione della dirigenza. Clausole rescissorie, interessamenti esteri e scadenze precise rendono i due casi delicati ma al tempo stesso apicali per il mercato nerazzurro. La strategia è chiara: mantenere il controllo totale, garantendosi margine d’azione e massima valorizzazione in caso di cessione.

Scelta inevitabile

Su Dumfries si è ormai fatta chiarezza in merito alla clausola da 25 milioni di euro, valida esclusivamente per l’estero e pagabile in un’unica soluzione entro il 31 luglio (non il 15, come inizialmente riportato). Questo dettaglio esclude automaticamente club come il Barcellona, impossibilitato a garantire la cifra in una sola tranche, né a offrire uno stipendio superiore ai 4 milioni annui percepiti dall’esterno olandese. Il Manchester City osserva, ma la priorità non è economica, bensì tattica. Intanto, Jorge Mendes esplora la pista araba, anche se a oggi la permanenza a Milano resta lo scenario più probabile. Le critiche per la clausola “bassa” non tengono conto del rischio concreto di perderlo a zero: l’Inter ha scelto di tutelarsi così, con l’opzione di incassare subito o trattare liberamente dal primo agosto. E, a conti fatti, sembra aver preso la strada più giusta e sicura.

Solo offerte fuori mercato

Diverso il discorso per Bisseck: il difensore tedesco classe 2000, rivelazione dell’ultima stagione, ha una clausola da ben 120 milioni di euro, valida anch’essa fino a fine luglio e solo per l’estero. Una cifra monstre, inserita su richiesta degli agenti al momento della firma, e chiaramente ispirata ai modelli contrattuali delle principali serie professionistiche spagnole. L’Inter lo aveva infatti prelevato dall’Aarhus proprio attivando una clausola da 7 milioni, e ha investito con convinzione su di lui fino al 2029. Sebbene sia improbabile che qualche club arrivi davvero a sborsare quella cifra, l’obiettivo è chiaro: blindare il giocatore. E magari garantirsi un’enorme plusvalenza in caso di offerta irrinunciabile, incamerando il budget sufficiente per poi andare all’assalto di Leoni del prima, preferito di mister Chivu che può peraltro arrivare a prescindere.

Iacopo Erba