Inter, l’attacco fa (già) sognare: dalla certezza della ThuLa al gol di Bonny
Chivu si affida alla certezza della coppia formata da Lautaro e Thuram, subito in gol, ma può contare anche sui nuovi innesti

Esordio col botto per l’Inter che a San Siro ha rifilato una cinquina al Torino, prendendosi i primi tre punti della stagione. Buono l’approccio della squadra di Chivu che ha chiuso la gara senza aver subito reti e essere mai andata in difficoltà, ma a far sorridere è anche l’alchimia ritrovata tra Lautaro Martinez e Marcus Thuram. Entrambi in gol contro i granata.
Un gol per l’argentino, doppietta per il francese
Un timbro per l’argentino, doppietta per il francese così per non perdere tempo. Una sfida nella sfida per i due attaccanti, l’obiettivo è cercare di mantenere alta la continuità di rendimento anche in fase realizzativa che soprattutto per il figlio d’arte è venuta un po’ a mancare nell’ultima stagione. Da settembre a dicembre, l’ex giocatore del Borussia Mönchengladbach è andato in rete dodici volte mentre da gennaio a maggio solamente due. Un rendimento inversamente proporzionale a quello dell’ex Racing che da gennaio in poi, dopo aver ritrovato la condizione fisica, ha segnato 14 reti complessive rispetto alle 7 messe in cascina nei mesi precedenti. A questo si aggiunge che l’Inter li ha avuto contemporaneamente a disposizione poco tempo e questo ha rallentato e non poco la corsa.
Bonny risponde presente dalla panchina, Pio Esposito scalpita
Quest’anno i due danno l’impressione di essere a un buon livello fisico, con la giusta fame per mettersi alle spalle l’annata senza trofei e il clima pesante dello spogliatoio. Un aiuto poi, arriverà inevitabilmente dai nuovi innesti. Bonny, partito dalla panchina, ha già risposto presente: anche lui il gol contro il Torino. Un segnale incoraggiante, in attesa anche di Pio Esposito che scalpita. La scorsa stagione le prime reti dalla panchina sono arrivate all’ottava giornata mentre Chivu ha già a disposizione giocatori che possono innescare un doppio effetto: possibilità di gestire le energie e maggiore competitività per tenere sempre alta l’asticella.
Martina Barnabei