Inter, ci risiamo: nuove sirene turche per Calhanoglu
L’Inter deve fare i conti con un nuovo assalto al centrocampista turco: lo scenario

È un tira e molla continuo, almeno per il momento senza apparente soluzione. Dopo il Galatasaray ora anche il Fenerbahce fa la corte a Calhanoglu, protagonista suo malgrado di un’estate abbastanza tribolata. Ma il turco sarà ancora un giocatore dell’Inter? La domanda, per quanto lecita, è al momento ancora senza risposta.
La versione nerazzurra
A Viale della Liberazione una certa apprensione, inutile negarlo, c’è. Lo dimostra anche la libertà con cui il ds Piero Ausilio ha parlato dell’assalto poco ortodosso tentato negli scorsi giorni dal Galatasaray, tutt’altro che intenzionato a pagare davvero il cartellino del turco all’Inter. E ora con lo stesso atteggiamento di fastidio i nerazzurri osservano la nuova corte del Fenerbahce a Calhanoglu.
La versione turca
Lecito domandarsi se dopo il Galatasaray anche il Fenerbahce abbia intenzione di tentare l’assalto a Calhanoglu senza fare i conti con le richieste dell’Inter. I nerazzurri non staranno a guardare: hanno fissato il prezzo per il turco intorno ai 25 milioni e nelle prossime ore chiederanno chiarezza al club di Istanbul.
Deadline
Al momento, insomma, l’Inter non ha fissato nessuna deadline. Ma è evidente che i nerazzurri abbiano bisogno di chiarezza da tutte le parti in causa. Forse non da Calhanoglu, che dopo i mal di pancia delle scorse settimane sembra essere tornato sui suoi passi. Il Fenerbahce potrebbe tentarlo, ma l’idea di rimanere a Milano non spaventa più il turco. Marotta e Ausilio, intanto, si guardano intorno. Dovesse partire Hakan, l’obiettivo potrebbe diventare Granit Xhaka: un anno in più dell’attuale centrocampista nerazzurro, per questioni tattiche e di esperienza sarebbe il preferito di Chivu. Prima, però, la necessità di definire il futuro di Calhanoglu: domani i medici lo visiteranno dopo i problemi al polpaccio, mercoledì l’appuntamento ad Appiano Gentile. Sempre a patto che non arrivino stravolgimenti inattesi nelle prossime ore.
Claudio Ferrari