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| ANALISI

Inter-Verona: lunch match alla Scala del calcio

Il sabato di Serie A comincia all’ora di pranzo con una classica del nostro calcio

Prima di occuparci del primo lunch match del 2024, facciamo un tuffo nel passato per piombare nell’estate del 1984.

Delusi dalla Nazionale, che non aveva centrato la qualificazione agli Europei, gli appassionati di calcio si dedicarono al mercato, che a quei tempi regalava grandi soddisfazioni ai club italiani: i campioni stranieri facevano a gara per giocare in Serie A.

Alcuni nomi? A Napoli arrivò Diego Armando Maradona, che era già grande e sarebbe diventato leggenda; l’Inter si garantì i gol di Karl-Heinz Rummenigge, il miglior attaccante del mondo; puntando sul Brasile, Fiorentina e Torino si assicurarono le prestazioni di Socrates (mito del Corinthians) e Junior (bandiera del Flamengo); la Sampdoria scelse lo scozzese Graeme Souness, che qualche settimana prima aveva conquistato (a spese della Roma) la sua terza Coppa dei Campioni con il Liverpool; la Lazio scovò Michael Laudrup, mentre il Milan pescò oltremanica Wilkins e Hateley.

Gli innesti più azzeccati, però, furono quelli del Verona: il tedesco Hans-Peter Briegel, antesignano dei calciatori culturisti, e il danese Preben Elkjaer Larsen, uno che segnava anche senza scarpe, furono decisivi affinché la squadra di Osvaldo Bagnoli, che l’anno prima si era piazzata sesta, nella primavera del 1985 diventasse campione d’Italia.

Inter-Verona: lunch match alla Scala del calcio

Eccoci a Inter-Verona dell’Epifania

Prima della classe con 45 punti, l’Inter affronta l’ultima giornata del girone d’andata con l’obiettivo di conquistare il titolo di campione d’inverno.

Complice lo scivolone casalingo nello scontro diretto con la Salernitana, il Verona è rimasto bloccato a quota 14: l’undici gialloblù è diciassettesimo.

Titolare di un buon ruolino interno (7-1-1), l’Inter vanta l’attacco più prolifico e la difesa più solida di tutti.

Solo l’Empoli ha realizzato meno gol del Verona, che in trasferta ha perso due volte su tre (1-2-6).

L’Inter, che si è aggiudicata gli ultimi sei confronti diretti, è avanti 51-8 nel bilancio degli 82 precedenti, durante i quali ha segnato 96 reti in più dell’Hellas.

Simone Inzaghi, che ha battuto tre volte su tre Marco Baroni, vanta un ottimo rendimento contro il Verona: 10 vittorie (la più recente per 6-0), un pareggio e una sola sconfitta.

Marco Baroni ha sempre perso nelle quattro occasioni in cui ha incrociato l’Inter da allenatore.

I cinque miglior marcatori nelle sfide tra Inter e Verona sono tutti nerazzurri: Boninsegna (11), Vieri (7), Conti (7), Altobelli (7) e Icardi (6).