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| ANALISI

Italia Femminile, 12 anni dopo per riprovarci

Questa sera a Ginevra (ore 21 diretta Rai2) il quarto di finale all’Europeo 2025 delle ragazze di Soncin, che affronteranno la Norvegia, prima a punteggio pieno nel suo girone. Un traguardo che alla nostra Nazionale mancava dal 2013

Forza Azzurre. Lo grideremo forte e chiaro questa sera alle 21, quando scatterà lo start del quarto di finale dell’Europeo in Svizzera contro la temutissima Norvegia, prima con 9 punti nel gruppo A e favorita per arrivare fino in fondo al torneo.

Ma occhio al cuore delle ragazze di Soncin, pronte a sognare e a farci sognare: quello no, non costa nulla.

Italia-Spagna, dove eravamo rimasti?

Venerdì scorso, 11 luglio, ultima del girone F in quel di Berna. Il gol di Oliviero, i tre della Spagna, ma la certezza di avercela fatta, vista la contemporanea sconfitta del Portogallo col Belgio. Da lì le lacrime del ct Soncin e dell’Italia femminile tutta, che vola ai quarti dell’Europeo nonostante la sconfitta per 3-1 contro la Nazionale iberica. Dodici anni dopo l’ultima volta.

“È il momento più bello della mia vita e me lo voglio godere – ha detto Soncin nell’immediato post-gara -. Un’emozione indescrivibile, non so nemmeno che parole usare: è qualcosa di magico. Questa è la passione che ci mettiamo tutti. Volevamo scrivere la storia e ci siamo riuscite”.

I quattro punti nel girone raccolti nelle prime due gare bastano per continuare a sognare e a divertirsi in Svizzera, e anche a sognare: l’Italia ha il diritto di farlo.

Soprattutto se ritrovi i quarti di finale a 12 anni di distanza e dopo anni bui, fatti di obbiettivi mancati ed eliminazioni cocenti tra Mondiali ed Europei.

Ora, come detto, la Norvegia, avversario stasera a Ginevra, per i quarti ad eliminazione diretta. Poi si vedrà, tifando le azzurre. Ma riavvolgendo il nastro, come andò 12 anni fa?

Euro 2013: non proprio l’incrocio migliore

Nastro riavvolto a 12 anni fa: estate del 2013. La prima fase delle azzurre è notevole: nel gruppo A dell’Europeo svedese, l’Italia totalizza 4 punti (come quest’anno), battendo la Danimarca, pareggiando con la Finlandia e perdendo solo con le svedesi padrone di casa. I presupposti per giocarcela anche alla fase ad eliminazione diretta, ci sono tutti.

Però si sa, il calcio è strano, e, da seconda nel girone, l’allora Nazionale del leggendario Antonio Cabrini, pesca la temutissima Germania, la selezione più vincente di tutte della competizione, per distacco.

Le tedesche, anche se seconde nel girone B, vanno dunque rispettate al massimo. Purtroppo però non basterà. A trionfare in quel di Växjö, fu la squadra di Silvia Neid, a cui bastò una rete dopo 26 minuti di Laudehr, che condannò Gabbiadini e compagne all’eliminazione.

Un sogno spezzato prematuramente, dalla squadra che poi batté la Svezia padrona di casa in semifinale, trionfando poi nella finalissima a Solna contro la Norvegia, accumulando tre 1-0 di fila, che bastarono per la storia.

Quella che le ragazze di Soncin sperano di fare questa sera, in quello che sarà un vero e proprio appuntamento con la storia.

Giovanni Poggi