Juve, Tudor vara il 'piano Conceiçao': di cosa si tratta
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| ANALISI

Juve, Tudor vara il ‘piano Conceiçao’: di cosa si tratta

Il fantasista portoghese, ufficialmente riscattato dal Porto dopo una prima stagione trascorsa in prestito, sta lavorando intensamente con il tecnico su alcuni particolari aspetti: i dettagli

Dopo il Mondiale per club e le prime amichevoli estive Igor Tudor ha rotto gli indugi e ha varato un vero e proprio ‘piano Conceiçao’. Si potrebbe riassumere così l’intenso lavoro che sta portando avanti il tecnico croato con il giovane fantasista figlio d’arte, non tanto da un punto vista tattico, quanto da uno psicologico e caratteriale.

Il lavoro di Tudor

Sin dalla scorsa stagione, trascorsa in prestito oneroso (seppur con una sorta di canale preferenziale, dodici mesi dopo, in cui si sarebbe attivata una clausola rescissoria nel suo contratto), è apparso evidente come il calciatore sia spesso bersaglio di interventi al limite da parte degli avversari. Quando, però, si incontrano arbitri più permissivi, il calciatore mostra dei comprensibili limiti da un punto di vista caratteriale, eccede nelle proteste, per quanto giustificate, andando talvolta incontro alla beffa di vedersi sventolare un giallo che, dal punto di vista del tecnico e della squadra, è totalmente gratuito.

Cosa deve fare Conceiçao

Tudor sta cercando di lavorare nella mente del calciatore, facendogli capire che, dalla notte dei tempi, da Pelé, Maradona, Sivori, Cruijff e Platini a Baggio, Del Piero, Totti, Messi o i due Ronaldo, Cristiano e Luis Nazario, i calciatori dotati di tecnica superiore alla media sono sempre stati ‘la luce’ da spegnere: con un fallo al limite, certamente, ma anche con mezzi meno leciti, come insulti e provocazioni. Del resto, si tratta di uno step fondamentale, cha ha diviso spesso i fuoriclasse dai grandi talenti rimasti parzialmente inespressi…

Giordano Grassi