Kean-Retegui coppia d’oro: l’Italia si affida ai suoi bomber
In una Nazionale che fatica a trovare i giusti equilibri, Gattuso ha già risolto un nodo cruciale: esaltare due centravanti in stato di grazia

Tutt’altro che vicina a trovare il bandolo della matassa, ma trainata da due punte finalmente in stato di grazia. Moise Kean e Mateo Retegui si trovano a meraviglia nel nuovo scacchiere tattico disegnato da Gattuso. che nelle prime due uscite con Estonia e Israele ha instillato alla sua Nazionale pochi e semplici concetti tutti volti a creare un contesto tecnico e tattico ideale per i suoi due uomini gol. Risultato: cinque reti in due gare di fila per la prima volta nella storia dell’Italia e due bomber già amalgamati in un’intesa praticamente perfetta.
Risposte a raffica
Già nel 5-0 all’Estonia sono arrivate risposte molto incoraggianti: due gol e un assist per il centravanti dell’Al-Qadsiah e una rete per il riferimento offensivo della Fiorentina. E sono stati proprio loro a confezionare il primo gol della nuova era Gattuso, che è evidente abbia scelto loro due per tirare la carretta di una squadra scossa e fragile emotivamente. Contro Israele invece è venuta fuori la qualità straordinaria dell’ex punta dell’Atalanta da rifinitore con tre passaggi vincenti all’attivo, mentre Moise ha timbrato il cartellino due volte. Segnali di straordinaria importanza, per una squadra che in passato ha disperatamente cercato il modo di fare gol.
Raspadori c’è sempre
E anche dalla panchina i centravanti fanno sorridere Gattuso: il neo acquisto dell’Atletico Madrid Giacomo Raspadori è subentrato e ha lasciato il segno, graffiando in entrambe le sfide e dando la sensazione di sentirsi coinvolto tanto quanto i titolari. Queste due scorpacciata di gol hanno aiutato moltissimo tutto il reparto offensivo a sentirsi importante e in grado finalmente di andare in rete con regolarità. Ora l’obiettivo sarà preservare questa verve offensiva cercando di aggiustare tutto il resto, visti i vari imbarazzi derivati dalla gara con Israele. Attorno all’Italia il mondo si è capovolto, per l’ennesima volta.
Iacopo Erba