La Juve non sa rimontare: solo due vittorie quando è andata sotto
I bianconeri di Thiago Motta occupano la 12ª posizione della classifica in termini di punti raccolti da situazioni di svantaggio: altro che “Fino alla fine”
Quel motto, “Fino alla fine”, che da oltre trent’anni campeggia praticamente ovunque nel mondo bianconero non sembra rispecchiare la Juve di Thiago Motta. Con il tecnico italo-brasiliano, infatti, la Signora pare aver perso il suo DNA. Lo dicono i numeri di una stagione fin qui ampiamente al di sotto delle aspettative, con la squadra che già a febbraio ha praticamente detto addio a tutti gli obiettivi. Dopo il ko in semifinale di Supercoppa italiana a Riad contro il Milan, ecco l’eliminazione ai playoff di Champions League contro gli olandesi del PSV Eindhoven seguita dalla débâcle in Coppa Italia contro l’Empoli all’Allianz Stadium ai rigori. Come se non bastasse, poi, la Juve ha gettato alle ortiche anche le speranze di rimonta in campionato cadendo, rovinosamente, 4-0 in casa contro l’Atalanta e 3-0 al Franchi contro la Fiorentina. L’obiettivo minimo, dunque, rimane la qualificazione alla prossima edizione della coppa dalle grandi orecchie: al momento, però, i bianconeri sono quinti, alle spalle di un Bologna che anche con Vincenzo Italiano sta confermando la stagione di grazia siglata lo scorso anno proprio con Thiago Motta.

Juve, i numeri parlano chiaro
Un dato, però, preoccupa più degli altri: quando la Juve va sotto nel punteggio nell’87,5% dei casi non riesce a ribaltarla. I bianconeri, infatti, occupano la 12ª posizione della classifica in termini di punti raccolti da situazioni di svantaggio. Andando nello specifico, in Serie A la Signora ha subito il primo gol della sfida in otto occasioni ottenendo al triplice fischio quattro pareggi, tre sconfitte e una sola vittoria. È accaduto il 2 febbraio 2025 contro l’Empoli: nel lunch match della 23ª giornata il grande ex Mattia De Sciglio portò avanti gli ospiti con un colpo di testa al 4’. Nella ripresa, però, i padroni di casa riuscirono a ribaltarla con la doppietta di Kolo Muani e i sigilli di Vlahovic e Conceiçao. Una vittoria in ogni caso ben più sofferta di quanto racconta il largo punteggio.
In Champions come in campionato: è sempre la stessa musica
Non cambia la musica in Champions League: nelle sfide europee la Juve è stata chiamata a rincorrere in ben 5 circostanze, raccogliendo anche lì tre sconfitte, un pareggio e un solo successo, stavolta in trasferta, a Lipsia (2 ottobre 2024). Quella fu probabilmente una delle migliori partite disputate in stagione dalla squadra di Thiago Motta, in svantaggio due volte: botta e risposta Sesko-Vlahovic, autori entrambi di una doppietta, con Francisco Conceicao a regalare i tre punti alla Signora costretta, tra l’altro, a giocare in inferiorità numeri dal 59’ per l’espulsione di Michele Di Gregorio. Ricordi lontani di una Juve ormai smarrita.
Vincenzo Lo Presti