La nuova Juve di Tudor, che caos: c’è una squadra in vendita
In attesa del completamento dell’organigramma societario, in casa bianconera si stanno abbozzando alcune operazioni, tanto in entrata quanto in uscita: i dettagli

Inutile girarci attorno: regna ancora grande incertezza attorno alla Juventus. L’arrivo di Comolli come direttore generale, dal ruolo di presidente del Tolosa e raccontato come “un grande esperto di algoritmi”, ha lasciato di stucco i tifosi bianconeri. Lo stesso dirigente francese, poi, nella conferenza stampa di preparazione, ha annunciato la propria intenzione di includere nell’organigramma societario altre due alte figure: nella fattispecie, un direttore sportivo e un direttore tecnico. Cariche, tuttavia, che risultano ancora scoperte e che, inevitabilmente, stanno rallentando il mercato del club piemontese, tanto in entrata quanto in uscita.
I movimenti in entrata
Igor Tudor, dopo aver ‘strappato’ in maniera piuttosto rocambolesca la conferma alla guida della Juventus, dopo i rifiuti degli ex Antonio Conte e Gian Piero Gasperini, è stato piuttosto chiaro: per competere, questa squadra necessita di almeno tre rinforzi importanti – uno per reparto ad eccezione della porta – più alcuni ritocchi. Per la difesa, oltre ai complicatissimi ritorni di fiamma per Hancko e Araujo, si ‘battaglia’ con Inter e Milan per Leoni, si segue Lucumì e si riflette su Balerdi, Disasi, Senesi, Boyomo, Tomori, Aguerd e Chabot. Mentre un tifoso qualsiasi pensa: “Un anno fa c’era Huijsen, svenduto al Bournemouth e ora al Real Madrid a peso d’oro…”. E allora, via col centrocampo, dove si ripartirà da Thuram, Locatelli e McKennie, ma si cerca un innesto di spessore (mentre lo stesso sostenitore di prima sibila, tra i singhiozzi, il nome di Rabiot, perso a parametro zero). Il punto interrogativo più grande, però, è l’attacco: tappando la bocca al supporter già intento a menzionare Kean, si sta cercando disperatamente di piazzare Vlahovic, al fine di reperire risorse e al contempo abbassare il monte ingaggi, così da ufficializzare l’acquisto di Jonathan David e di tuffarsi sulle conferme di Conceiçao e Kolo Muani.
Undici in vendita
Oltre a Vlahovic e Milik ci sono almeno altri nove calciatori – una vera e propria formazione, ipoteticamente schierati col 4-4-2 – che la dirigenza vorrebbe, per diversi motivi, cedere durante l’estate (e possibilmente entro il 30 giugno, giorno di chiusura dei bilanci). Dal portiere, Perin, deluso dallo scarso minutaggio concessogli in stagione e desideroso di una nuova offerta (lo vorrebbe Allegri al Milan), si passa così ai centrali, Rugani e Djalò e i centrocampisti Arthur e Douglas Luiz, chiosando con i quattro esterni Kostic-Miretti da una parte e Weah-Mbangula dall’altra: proprio questi ultimi, lo statunitense figlio d’arte e il giovane belga rivelazione della scorsa stagione. sono stati recentemente protagonisti di una trattativa con il Nottingham Forest. Date le cifre piuttosto esigue in ballo, circa 22 milioni per entrambi i calciatori, la notizia del rifiuto degli stessi è stata accolta positivamente dai tifosi bianconeri.
Giordano Grassi