La Roma e il ‘fattore’ Olimpico
Contro il Milan c’è stato il 70esimo “sold out” dell’era Friedkin, iniziata dopo la pandemia. Oltre 4 milioni gli spettatori negli ultimi 5 anni: l’amore del popolo giallorosso va oltre ogni limite

Se la Roma fino all’ultimo si giocherà l’accesso alla prossima Champions, dopo una stagione tribolata e vissuta per una piccola parte più vicina alla zona retrocessione che in quella per l’Europa, tanto lo deve al lavoro eccellente di Ranieri, ma anche al fattore stadio Olimpico, fortino quasi inespugnabile dall’arrivo di Sir Claudio.
Con il successo di domenica sera in casa contro il Milan infatti (3-1), i giallorossi chiuderanno da imbattuti, in casa, la prima parte di questo 2025. L’ultimo stop interno, infatti, è arrivato il 2 dicembre, per mano dell’Atalanta e dell’allora ex Nicolo Zaniolo, corsari 2-0 nella capitale.
Poi, soltanto vittorie o al massimo pareggi, che hanno proiettato Mancini e compagni ai vertici della Serie A, recuperando sempre più terreno sulle prime della classe. Questo, appunto, grazie anche al ‘fattore Olimpico’, dove la Roma da anni è spinta dalla sua gente, calda e appassionata, il dodicesimo uomo in campo che porta punti, anche pesanti.
Una passione unica
Negli ultimi anni, infatti, la società ha introdotto un tetto agli abbonamenti, fermandosi appena sopra quota 40mila. Una mossa che garantisce da un lato una base solida e sicura (con accesso preferenziale alle prevendite) e dall’altro la possibilità di massimizzare gli incassi dalle vendite delle singole gare, specie quelle più attese e importanti.
Così, il gioco è fatto, con l’Olimpico che negli ultimi cinque anni ha tenutoo una media del 92% di riempimento a partita e circa 4,5 milioni di presenze complessive. Il tutto senza mai aver visto la propria squadra impegnata in Champions League.
Nell’ultima sfida contro il Milan all’Olimpico erano presenti ben 68.145 spettatori, il massimo consentito da quando le normative di sicurezza hanno ridotto la capienza, e come riportato dal Corriere dello Sport, quello visto contro nel match con il Diavolo è stato il settantesimo ‘sold out’ dell’era Friedkin, cominciata dopo la pandemia.
Numeri strabilianti, unici in Italia e in Europa, e l’ennesimo segnale inequivocabile: il popolo giallorosso non vede l’ora di tornare a festeggiare in grande, come si deve.
Giovanni Poggi