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| ANALISI

Da Szczesny e Danilo a Huijsen e Kean, la Top 11 dei rimpianti Juve

La Juventus si ritrova a fare i conti con le scelte fatte la scorsa estate: alcune cessioni, oggi, appaiono dei veri e propri regali

Di Thiago Motta si è detto ormai di tutto, anche troppo: dagli errori tecnici al pugno duro riservato ad alcuni senatori della squadra, passando l’integralismo tattico, un’idea di gioco mai trasmessa davvero ai propri calciatori e, raccontano i beninformati, una buona dose di presunzione, persino nel summit con la dirigenza. Si è arrivati così al brusco esonero, con la panchina della Juventus affidata, almeno fino al termine del campionato, a Igor Tudor. Se la situazione in casa bianconera è così complessa, però, le colpe non possono ricadere tutte, esclusivamente, sull’allenatore.

Il campo ‘punisce’ Giuntoli

In effetti, a evidenziare in modo piuttosto lampante gli errori fatti dal direttore sportivo della Juventus Cristiano Giuntoli nelle recenti sessioni di calciomercato ci ha pensato direttamente il campo: laddove Douglas Luiz è poco più di un desaparecido e Nico Gonzalez e Koopmeiners appaiono piuttosto i gemelli problematici dei campioni ammirati con le maglie, rispettivamente, di Fiorentina e Atalanta, ci sono ex calciatori bianconeri che stanno brillando altrove.

La Top 11 dei rimpianti

La Top 11 dei rimpianti di mercato della Juventus non può non partire da Wojciech Szczesny, mandato via con il pagamento di una cospicua buonuscita e ora in grande spolvero tra i pali del Barcellona. Discorso analogo per Danilo, accompagnato alla porta nonostante l’emergenza in difesa. Gli onerosi arrivi di Renato Veiga e Kelly hanno poi riportato la mente dei tifosi alle cessioni di Rugani, in prestito gratuito all’Ajax con parte dell’ingaggio a carico, e Huijsen, i cui 15 milioni incassati dal Bournemouth appaiono nulla di fronte all’intenzione – si dice –del Real Madrid di investirne 60 per il pagamento della clausola rescissoria (sei quali spetterebbero ai bianconeri, titolari di un 10% sulla futura rivendita del cartellino del calciatore). Sulle fasce Chiesa, che sta stentando a imporsi al Liverpool, e Soulé, rigenerato dalla cura Ranieri dopo un avvio difficile. Nel cuore del campo Rabiot, tornato ai suoi livelli a Marsiglia, insieme a Fagioli e Nicolussi Caviglia, esplosi a Firenze e Venezia. Un po’ come Miretti, trasformato da Vieira al Genoa e che potrebbe agire alle spalle di Moise Kean, autore di 20 gol in viola e grande protagonista anche in Nazionale.

Giordano Grassi