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| ANALISI

Manchester United, crollo totale: peggior stagione dal ’74

Stagione tragica per lo United, che ha perso la finale di Europa League e ha chiuso la Premier in una posizione davvero bassa in classifica. Cosa succederà ora?

Alejandro Garnacho

Il Manchester United ha chiuso la stagione nel peggiore dei modi, con la sconfitta in finale di Europa League contro il Tottenham e un piazzamento in Premier League ai limiti della zona retrocessione. Un disastro sportivo che riporta alla mente il 1974, anno della storica retrocessione. Intanto, la squadra si prepara a un tour post-stagionale in Asia, pensato più per esigenze finanziarie che sportive, mentre l’ambiente resta scosso da tensioni interne e dalla frustrazione dei giocatori. Ma cosa succederà ora?

I casi Garnacho, Mainoo e Bruno Fernandes

Tra i casi più spinosi, spicca quello di Alejandro Garnacho, che ha pubblicamente espresso il suo malcontento per la panchina in finale, alimentando le voci su un possibile addio. Anche Kobbie Mainoo, utilizzato pochissimo, sembra sul piede di partenza nonostante le grandi qualità dimostrate. Bruno Fernandes, pur deludendo in finale, resta un punto fermo, ma ha lasciato intendere che non si opporrebbe a una cessione, soprattutto davanti alle ricche offerte dall’Arabia Saudita. Il malcontento diffuso mina la stabilità dello spogliatoio e acuisce le difficoltà gestionali del club.

E Amorim?

Il futuro dell’allenatore Ruben Amorim è al centro del dibattito: arrivato con grandi aspettative e fortemente voluto da Sir Jim Ratcliffe, ha deluso su tutti i fronti. I risultati in Premier League sono stati disastrosi, ma il club, dopo aver investito pesantemente su di lui, potrebbe decidere di confermarlo almeno fino alla prossima sessione di mercato. Fernandes ha preso le sue difese, definendolo “l’uomo giusto”, ma la pazienza dei tifosi e dei dirigenti è al limite. Il Manchester United, ora più che mai, è a un bivio cruciale della sua storia recente.

Chiara Scatena