Masters 1000 Roma, le pagelle: Alcaraz ispirato, Sinner comunque promosso
Primo titolo al Foro Italico per il campione spagnolo che prevale in finale sul numero uno al mondo.

È tempo di bilanci dopo la conclusione del Masters 1000 di Roma e non potevano, pertanto, mancare i nostri giudizi ai campioni della racchetta.
Carlos Alcaraz 10
In forse fino all’ultimo a causa dell’infortunio rimediato nel torneo di Barcellona, l’iberico sale di colpi partita dopo partita, giocando un secondo set eccezionale nell’atto conclusivo con Sinner in cui sembra la versione 2.0 di John McEnroe per qualità e tocco.
Jannik Sinner 9
Dopo tre mesi di stop forzato per chiudere definitivamente il caso Clostebol, il nativo di San Candido centra un ottimo piazzamento che gli permette di accumulare ben sei partite utilissime per presentarsi in buona condizione all’imminente appuntamento Slam a Parigi.
Lorenzo Musetti 8,5
Primo italiano a raggiungere nello stesso anno il traguardo della semifinale nei tre Masters 1000 sulla terra, il carrarino mette in seria difficoltà l’asso spagnolo nel 2° set, non riuscendo però ad andare oltre quell’emozione mista a nervosismo che ne condiziona la prestazione dopo un altro torneo giocato ad altissimo livello.
Tommy Paul 8
Per il secondo anno consecutivo, lo statunitense arriva tra i migliori quattro al Foro Italico e non sfigura nel duello con Sinner al quale strappa la frazione d’apertura con un netto 6-1 prima di subire la reazione del n. 1 al mondo.
Alexander Zverev 4
Il campione in carica è lontano parente di quello ammirato agli Internazionali d’Italia nella scorsa stagione e conferma di attraversare un periodo complicato anche dal punto di vista mentale, criticando in modo ingeneroso il tennis di Musetti che lo elimina ai quarti, definendolo eccessivamente attendista.
Matteo Berrettini 6
Sfortunatissimo il romano che, dopo aver recuperato in extremis dall’infortunio ai muscoli addominali manifestatosi a Madrid, incappa nello stesso problema fisico opposto a Casper Ruud, ritirandosi per il secondo torneo consecutivo.
Francesco Passaro 7
Bravissimo il perugino ad approdare al 3° turno, eliminando addirittura un giocatore dal nobile passato come Grigor Dimitrov, prima di arrendersi ad un tennista che gli è oggettivamente superiore come Karen Khachanov.
Flavio Cobolli e Matteo Arnaldi 4
Reduci da ottimi risultati in questa stagione sulla terra rossa, entrambi deludono pesantemente le aspettative con il toscano di nascita, ma romano d’adozione, sconfitto all’esordio dal connazionale Luca Nardi, mentre il giustiziere di Novak Djokovic a Madrid si arrende ad un Roberto Bautista Agut ormai a fine carriera.
Filippo Re