Milan, alle porte l’era Tare: i compiti del nuovo ds
In casa Milan da lunedì si darà il via alla nuova era: cosa dovrà fare il neo direttore sportivo

Un ultimo ballo poi rivoluzione. Il Milan si prepara a vivere l’inizio della sua nuova era, non prima però della gara senza più nulla in palio con il Monza che andrà in scena nel weekend. Da lunedì, poi, a Milanello inizierà la nuova era con il primo passo che sembra essere ormai già stato calendarizzato. È atteso infatti proprio per lunedì l’annuncio di Igli Tare come nuovo direttore sportivo rossonero.
Esperienza e contatti
La nuova era Tare per certi versi segnerà un ritorno al passato. Da due anni infatti il Milan era di fatto senza un vero e proprio riferimento all’interno dell’area tecnica. Riferimento, invece, lo sarà il dirigente albanese, reduce da due anni ai box dopo la conclusione di un rapporto lungo quindici anni – più quelli da calciatore – con la Lazio di Lotito. Il suo arrivo farà tornare i rossoneri a un dirigente dedito alle trattative condotte di persona, che proverà a scovare talenti ovunque in giro per l’Europa e non solo e sarà impegnato a osservare diverse partite dal vivo e da remoto.
Il lavoro di Tare
Il contratto che legherà Igli Tare alla società rossonera sarà triennale, il lavoro da fare immenso. tra entrate, uscite e rinnovi. In entrata ci sarà bisogno di portare almeno un paio di innesti in difesa, poi un centrocampista e un attaccante come minimo. Senza coppe, però, sarà un mercato che dovrà essere finanziato da cessioni illustri. Il principale candidato, non tanto per volontà quanto per offerte che potrebbero arrivare, rimane Reijnders, ma anche per Pulisic non ono da escludere proposte. Il Milan proverà comunque a blindare entrambi, sarà il mercato poi a decidere.
Il mercato deciderà anche le entrate. A Tare, per esempio, non è un segreto che piaccia molto Gila per la difesa. Lo aveva portato alla Lazio lasciando il 50% sulla rivendita al Real Madrid, dettaglio che potrebbe alzare notevolmente il prezzo dello spagnolo. Piace poi anche Udogie per la fascia, mentre in attacco i nomi sono quelli di Ndoye e Lucca, ma molto dipenderà dall’allenatore del futuro. Occhio, poi, al discorso rinnovi: oltre a Pulisic da blindare ci sono anche le situazioni spinose di Maignan e Theo Hernandez. Il primo ha una proposta sul tavolo, ma ancora non ha dato alcuna risposta il Milan. Il secondo, invece, potrebbe essere anche in uscita, nonostante nelle ultime settimane sia tornato su livelli di rendimento accettabile.
Claudio Ferrari