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| ANALISI

Milan, mercato e rilancio: ecco la mano di Allegri

Aspettando i rinforzi dal mercato, Allegri sta valorizzando il suo Milan: cosa ha detto la gara con il Liverpool

Juve-Sassuolo: la partita speciale di Allegri

È tornato il Milan di Massimiliano Allegri. Al netto del risultato, è questo il responso più importante restituito dall’amichevole vinta contro il Liverpool dai rossoneri. Sono bastate poche settimane al tecnico per far capire le basi del suo calcio alla squadra e per far vedere già i primi risultati delle novità introdotte.

Il nuovo Milan di Allegri

Il primo sguardo non può non andare all’assetto difensivo della squadra: compatta, equilibrata, attenta dietro. Anche capace di soffrire all’occorrenza e di lottare su ogni pallone. Una squadra operaia, quindi, ma anche di grandi rifinitori. Perché nel Milan che Allegri ha ereditato, infatti, c’è anche tanta qualità. E allora spazio a buone manovre in verticale, anche sfruttando la velocità di Leao e degli altri interpreti offensivi. Possesso e conclusioni hanno sorriso al Liverpool, ma la squadra rossonera non ha mai dato la sensazione di essere in balia degli avversari. Spazio chiusi e poca libertà ai giocatori di qualità avversari hanno portato al Milan una vittoria che dà fiducia in vista della stagione. Aspettando, però, un aiuto dal mercato.

Cercasi rinforzi

Bravo Allegri, ma non basta: il Milan ha bisogno ancora di diversi rinforzi dal mercato. A partire da un attaccante che dovrà affiancare Gimenez per portare maggior peso in area di rigore e fino ad arrivare a un centrocampista come Jashari, di cui ha parlato lo stesso ds Tare specificando di aver aumentato l’offerta e di fatto dando un ultimatum al Bruges

Fattore Allegri

Da non sottovalutare, infine, il valore dello stesso Allegri che nel corso della sua carriera ha portato a nuova vita diversi giocatori che sembravano aver concluso i propri giorni migliori. E il tecnico del Milan lo sta facendo ora con Tomori, Thiaw, Loftus-Cheek, Pavlovic e Okafor. In attesa di ritrovare Gimenez, accogliere Modric e qualche nuovo acquisto, una mano potrebbe arrivare dal materiale già in casa. 

Claudio Ferrari