Milan, polveri bagnate: mezzo tiro in porta non può bastare
L’attacco del Milan ha faticato con l’Atalanta: tra scommesse perse e attese, lo scenario preoccupa Conceicao

Dal poker all’Udinese alla sconfitta con l’Atalanta: il Milan continua a vivere la sua stagione sulle montagne russe e a passare dalla più totale esaltazione a una gara che ha messo in mostra tutte le ben note difficoltà della squadra di Conceicao.
L’illusione di Udine
Quattro gol segnati, zero subiti e un cambio modulo: la ricetta sembrava quella perfetta per immaginare un Milan ben diverso da qui a fine stagione. Solo in un’altra occasione stagionale i rossoneri erano riusciti a segnare quattro gol, addirittura con quattro marcatori diversi a sottolineare la perfezione del lavoro svolto dalla squadra di Conceicao. Eppure, il successo contro l’Udinese sembra essere stato soltanto un’illusione, come dimostra tutta la fatica offensiva fatta dai rossoneri con l’Atalanta.
I quattro tenori
Da destra a sinistra, il pacchetto offensivo del Milan è di quelli da fare invidia: Pulisic, Gimenez, Leao, Joao Felix. Ma troppo spesso un reparto così fornito, anche con le variazioni del caso, è rimasto a secco. Lo dimostra la gara con l’Atalanta, in cui i tenori inizialmente erano due più Jovic, mentre Joao Felix e Gimenez sono entrati solo successivamente con Abraham. Comunque la si guardi, resta un dato che testimonia tutta la difficoltà offensiva della squadra di Conceicao: appena un tiro in porta contro la squadra di Gasperini, tra l’altro tale solo a fini statistici in quanto figlio di un rimpallo che si è spento delicatamente tra le braccia di Carnesecchi.
Tentativi a vuoto
Lo sforzo non è mancato, la precisione sì: Jovic nel primo tempo è stato perfetto nel liberarsi di Bellanova, meno nel calciare a lato con la porta spalancata. Nel secondo tempo Leao si è liberato bene per poi spedire il suo mancino fuori. Ha faticato invece Pulisic, ingabbiato dall’Atalanta. Il Milan, in gare così, per vincere deve aggrapparsi sempre ai miracoli di Abraham, considerando anche la scommessa Joao Felix evidentemente persa. Aspettando Gimenez, rallentato anche da un infortunio, la squadra di Conceicao sembra condannata a vivere di alti e bassi, sperando magari nel successo in un derby di coppa che, a questo punto, diventa cruciale per sognare l’Europa.
Claudio Ferrari