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| ANALISI

Milan, rivoluzione a centrocampo: chi parte, chi resta e chi arriva

Il Milan progetta tanti cambi in mezzo al campo: il piano di Allegri e i nomi di Tare

Il Milan cambia faccia. Lo fa con Allegri che torna in panchina, con Tare che diventa il nuovo direttore sportivo e con un centrocampo da rivoluzionare. Tutti d’accordo: allenatore, dirigenza e società. Sarà questo il reparto che subirà i maggiori cambiamenti in estate.

La conferma di Tare

Non è un segreto: la spiegazione è arrivata anche da parte del direttore sportivo Igli Tare: «Il centrocampo sarà il reparto dove interverremo di più. Abbiamo analizzato con l’allenatore i profili e le caratteristiche che servono a questa squadra, dobbiamo fare la scelta giusta in base a cosa serve. Riteniamo importante aumentare la qualità di gioco».

I nomi

Sul tavolo solo almeno una decina i nomi in orbita Milan, tra chi è in rosa, chi tornerà e chi invece potrebbe arrivare. Senza coppe la rosa sarà al massimo di 23 elementi, il modulo scelto da Allegri sarà il 4-3-3. È fresco di firma Ricci, non è ancora arrivata ma arriverà quella di Modric, ancora impegnato con il Mondiale per Club. È un obiettivo, forse il principale, Ardon Jashari. I rilanci di Tare con il Bruges sono cotanti ma c’è ancora una distanza significativa da colmare. L’alternativa è Javi Guerra, più indietro invece Xhaka

I rientri

Torneranno al Milan poi ben tre centrocampisti. Bennacer, che ha concluso il prestito al Marsiglia, Adli, reduce dall’esperienza a Firenze, e Pobega, non riscattato dal Bologna. Il primo può giocare davanti alla defissa o da mezzala, ma dovrebbe essere in uscita. Lo sono invece senza dubbio gli altri due: il primo ritenuto non adatto da Allegri e il secondo troppo simile a chi è già in rosa.

I presenti

Il riferimento è a Ruben Loftus-Cheek, che cerca riscatto e ha tutto l’appoggio del Milan e di Allegri, determinato a farlo tornare quello del primo anno. Ci sono poi Fofana, ritenuto un pilastro per la prossima stagione, e Bondo e Musah. La situazione del primo è da decifrare, il secondo è in uscita. Del centrocampo del vecchio ciclo rossonero rimarrà ben poco. 

Claudio Ferrari