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| ANALISI

Milan-Tare, è ufficiale: i top e flop del ds alla Lazio

Il Milan ha finalmente ufficializzato il suo nuovo direttore sportivo. Nuova avventura per Igli Tare, che dopo 15 anni di Lazio e due di pausa è pronto a entrare nella famiglia rossonera

Dopo 15 anni alla guida dell’area sportiva della Lazio, Igli Tare è stato nominato nuovo direttore sportivo del Milan, con l’obiettivo di rilanciare il club rossonero dopo una stagione deludente conclusasi con l’ottavo posto in Serie A e l’esclusione dalle competizioni europee. Durante la sua lunga esperienza a Roma, Tare ha dimostrato un notevole fiuto per il mercato, scoprendo talenti a basso costo e realizzando plusvalenze significative. Non sono mancati, però, i flop. In quindici anni gli acquisti sono stati tantissimi, ma vediamo i più rilevanti, rimasti nella memoria collettiva.

I migliori affari di Tare

Tra i colpi più riusciti di Tare spicca l’acquisto di Ciro Immobile nel 2016 per 9,5 milioni di euro: l’attaccante è diventato il miglior marcatore nella storia della Lazio con oltre 200 gol. Altro affare notevole è stato l’ingaggio di Luis Alberto dal Liverpool per 4 milioni di euro nel 2016; inizialmente sottovalutato, lo spagnolo si è trasformato in uno dei centrocampisti più creativi della Serie A. Nel 2015, Tare ha portato a Roma Sergej Milinković-Savić dal Genk per 12 milioni di euro, giocatore che ha poi raggiunto una valutazione di mercato di circa 90 milioni. Altri acquisti di successo includono Miroslav Klose, arrivato a parametro zero nel 2011, e Felipe Anderson, preso per 7,5 milioni e rivenduto al West Ham per 38 milioni nel 2018, per poi tornare nuovamente a Roma nel 2021.

Le operazioni meno riuscite

Tuttavia, la gestione di Tare non è stata priva di errori. Nel 2020, la Lazio ha investito 18,3 milioni di euro per l’attaccante Vedat Muriqi, che ha deluso le aspettative con prestazioni poco convincenti. Altri acquisti discutibili includono Denis Vavro, difensore slovacco costato 10,6 milioni nel 2019, e Valon Berisha, centrocampista albanese pagato 7,6 milioni nel 2018, entrambi incapaci di lasciare il segno in maglia biancoceleste. Anche gli esterni Durmisi e Fares, acquistati rispettivamente per 7,4 milioni ciascuno, non hanno soddisfatto le aspettative. Non mancano nomi meno conosciuti che, a causa di contratti quinquennali, sono ancora al servizio della Lazio pur non avendo quasi mai giocato. Tra loro troviamo, ad esempio, Kamenovic: in rosa dal 2021, in biancoceleste ha collezionato appena 45 minuti e il suo contratto scadrà nel 2026.

Chiara Scatena