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| ANALISI

Milan, tensione alle stelle: Conceiçao è “solo”, futuro in bilico?

Non è in un buon momento il Milan, il rapporto tra Conceiçao e Ibrahimovic non è decollato e il club non sembra gradire le sue sfuriate. Il suo futuro è un argomento delicato

Nervi tesi in casa Milan, la tensione si taglia col coltello. Nella turbolenta nottata di Rotterdam, con la sua sfuriata, Conceiçao rischia di aver esaurito il credito conquistato con la vittoria della Supercoppa in Arabia Saudita, qualche giorno dopo il suo insediamento sulla panchina al posto di Fonseca. 

La sconfitta contro il Feyenoord pesa come un macigno

I rossoneri pensavano forse di uscire dal De Kuip con la vittoria in tasca, ma lo stadio olandese si è confermato una trappola. Il Feyenoord ha battuto di misura i rossoneri che, come se non bastasse, si sono ritrovati a dover fare i conti anche con le prestazioni sottotono di Pulisic, Joao Felix, Leao e Gimenez. I così detti “quattro tenori”.

La reazione di Ibrahimovic 

Gli ottavi di Champions League sono ancora possibili, c’è la gara di ritorno da disputare. Mancano quattro giorni all’incontro, l’ambiente frigge. La faccia di Ibrahimovic in tribuna, mentre il portoghese effettuava i cambi di Gimenez e Leao, parlava da sola. Lo svedese scuoteva la testa e borbottava, palesemente insoddisfatto. Un sintomo che lascia pensare che la scintilla tra i due probabilmente non è scattata. 

La tensione è palpabile: il retroscena al De Kuip

Una sconfitta, quella rimediata in Olanda, che alimenta ancor di più il nervosismo dell’ambiente. La reazione dell’allenatore che nel post partita si è infuriato con i collaboratori del Feyenoord per aver atteso troppo prima di effettuare le interviste, ha messo in imbarazzo anche i dirigenti rossoneri. Anche per questo è stata annullata la conferenza stampa alla vigilia del match col Verona. 

Esonero in arrivo? 

Non si parla di esonero tra i corridoi di Milanello, ma il destino di Conceiçao dipende molto dai prossimi risultati. Il cammino nella massima competizione europea è in bilico, così come la qualificazione al torneo nella prossima stagione. Da non sottovalutare lo spogliatoio, spesso ribelle. Il filo su cui tutti camminano è molto sottile e rischia di spezzarsi da un momento all’altro.

Martina Barnabei