MotoGP, i caschi del Mugello: da Ligabue alla pace
Il Mugello porta con sé anche molte novità estetiche: ecco i ‘nuovi’ caschi dei piloti

La MotoGP torna al Mugello per un appuntamento che è sempre attesissimo dai piloti italiani e non solo. Il GP d’Italia è uno di quelli che presenta un circuito più bello ed equilibrato, oltre a un’atmosfera che negli ultimi anni sta tornando a essere quella dei tempi migliori. L’entusiasmo si avverte dagli spalti, lo si vive sulle colline toscane che accompagnano la pista e negli occhi dei piloti che si guardano intorno e vedono un’onda di persone pronte a tifare.
Lo ha chiamato ‘Effetto Mugello’ Pecco Bagnaia e meglio di lui non poteva descriverlo nessuno, lui che qui è tornato idolo colorando di una nuova rossa l’autodromo che, fino a qualche anno fa, vedeva il giallo ‘valentiniano’ come colore dominante. Il Mugello è un appuntamento atteso, però, anche per le modifiche che, come spesso avviene, i piloti riportano ai propri caschi e i team alle livree delle moto. In tal senso, proprio Valentino Rossi è stato un promotore di quest’iniziativa, continuata oggi da tutti: dai piloti italiani e non solo.
Pecco Bagnaia vuole ‘ballare sul mondo’: l’omaggio a Ligabue
Lo scorso anno correva in blu per omaggiare l’Italia e il Mugello, quest’anno la sua Ducati non subirà modifiche di livrea, ma il suo casco sì. Pecco Bagnaia ha approfittato di questo appuntamento per rendere omaggio a Luciano Ligabue, il suo cantante preferito. Ha scelto quindi due colori, il bianco e il blu, e sul retro qualche verso della canzone ‘Balliamo sul Mondo’: “Fred e Ginger sono su una supernova sopra noi. Chiudi gli occhi e tieni il tempo e sarà quasi fatta ormai. C’è chi vince e c’è chi perde, noi balliamo casomai. Non avremo classe, ma abbiamo gambe e fiato finchè vuoi. Ballando, ballando sul, ballando sul mondo”. Vincerà o perderà Bagnaia? Intano lui balla.
Un viaggio in Alaska, sulle note di Cremonini: l’omaggio di Valentino Rossi
Musica e MotoGP, allora è impossibile non andare a citare la modifica della livrea della VR46 che, in occasione del Mugello e del tour di Cesare Cremonini, ha voluto rendere omaggio al cantante bolognese – grande amico di Valentino Rossi – trasformando il giallo fosforescente in un bianco sul quale si alternano i colori dell’Aurora Boreale, per richiamare alla canzone ‘Alaska Baby’ di Cesare Cremonini che, negli scorsi giorni, l’ha presentata proprio insieme a quel Valentino Rossi con il quale forma una coppia storica: dello sport e della musica, ben impressa sula moto di Morbidelli e di Di Giannantonio.
Bezzecchi, un casco fatto… dai bambini
Romantica, benefica e dolce la scelta fata da Marco Bezzecchi. Il pilota di Aprilia, infatti, in occasione del Mugello ha deciso di mostrare un casco che riportasse disegni realizzati da bambini affetti da gravi patologie, progetto che prende il nome di “Caschi per il cuore”. Il motto di questa ammirevole iniziativa è “Vietato dire che non ce la faccio”, frase pronunciata da una delle bambine e che spicca sul retro del casco. Gli stessi disegni, poi, Bezzecchi li ha mostrati all’interno del suo box.
Morbidelli, tra Brasile e pace
Il giallo e verde che dominano il casco di Franco Morbidelli richiamano i colori della bandiera del Brasile, Nazione di dove il pilota della VR46 è originario. A rubare l’occhio, però, è il simbolo della pace che domina per tutto il casco. Un messaggio chiaro, al quale viene aggiunta una scritta: “Mugello, 3 giorni per la pace… ma anche full gas”.
Niccolò Di Leo