Napoli, il “muro” è da scudetto: subire poco è il mantra di Conte, numeri (già) da record
La retroguardia azzurra è il segreto del successo del Napoli, i numeri dopo appena due giornate sono già da record

La difesa si è confermata il segreto del Napoli, un muro che scoraggia chiunque provi a superarlo. Sono i numeri a parlare. Con 27 gol subiti la retroguardia azzurra è stata consacrata come la migliore della Serie A e d’Europa nella scorsa stagione. Quest’anno, pur con gli stessi interpreti, il dato è ancora più incoraggiante.
Il dato da record che certifica la solidità difensiva
Due partite disputate e zero gol subiti, ma non è tutto. Pochissimi tiri concessi e quei pochi anche dal basso indice di pericolosità. A sottolinearlo c’è un dato specifico: xG/tiro (la probabilità che quella specifica conclusione possa essere tanto pericolosa da trasformarsi in un gol). Lo scorso anno dopo 38 giornate era pari 0,08 e ora, dopo solo due turni, è sceso a 0,05. Ai numeri si associa poi la memoria della prestazione di Meret che contro Sassuolo e Cagliari non ha sudato.
Il merito è della difesa e non solo
Merito di tutti gli interpreti in difesa a partire da Meret, il portiere dei due scudetti, a cui quest’anno si è aggiunto Milinkovic. Poi, Olivera, Rrahmani, Buongiorno, Juan Jesus, Beukema arrivato dal Bologna in estate e Marianucci. E ancora Di Lorenzo, Spinazzola e Anguissa. Complessivamente, anche il resto del gruppo contribuisce al merito.
Jessica Reatini