Analisi

Nations League: Olanda Ungheria

In programma sabato sera ad Amsterdam, Olanda-Ungheria è una sorta di spareggio per il secondo posto nel gruppo 3 di League A
Pasquale Cosco

In programma sabato sera ad Amsterdam, Olanda-Ungheria è una sorta di spareggio per il secondo posto nel gruppo 3 di League A.

Pensare che Olanda e Ungheria si stiano contendendo un secondo posto ci ha ricordato lo strano rapporto di Oranje e Magiari con la piazza d’onore.
Insieme alla Cecoslovacchia, che oggi non esiste più, le nazionali di Olanda e Ungheria sono quelle che sono state più volte vicecampioni del mondo senza aver mai conquistato il titolo.
L’Olanda è arrivata seconda ai Mondiali in tre occasioni: nel 1974 e nel 1978 si è arresa a Germania Ovest e Argentina, che giocavano in casa; nel 2010 ha perso in finale con la Spagna.
L’Ungheria ha disputato due finali mondiali: nel 1934, a Roma, cedette all’Italia dopo i tempi supplementari; nel 1954, in Svizzera, non seppe contenere la rimonta della Germania Ovest in quello che i tedeschi chiamano il Miracolo di Berna.

Olanda-Ungheria (sabato 16 novembre ore 20:45)

Appaiate a quota cinque, Olanda e Ungheria alloggiano a -5 dalla Germania, che comanda il gruppo 3 di League A e ha già staccato il biglietto per i quarti di finale di Nations League.

Perdendo 1-0 in Germania, l’Olanda ha mancato l’appuntamento con il quarto risultato utile consecutivo.
Ottavi nella classifica mondiale FIFA, gli Oranje sono guidati da Ronald Koeman: alla seconda esperienza sulla panchina della nazionale del proprio Paese, il tecnico di Zaandam ha un ruolino così così (13-3-8 rispetto all’11-5-4 del primo mandato).

Imponendosi 2-0 in casa della Bosnia-Erzegovina, l’Ungheria ha interrotto una breve serie di due pareggi ed è tornata in corsa per il passaggio del turno.
Sulla panchina magiara dal 19 giugno del 2018, l’italiano Marco Rossi insegue il trentacinquesimo successo (34-16-20).

Il match d’andata si è concluso 1-1 ma l’Olanda è avanti 11-5 nel bilancio dei 19 precedenti e non perde da 10 sfide, caratterizzate da nove vittorie.
Il miglior marcatore nella storia di questo duello è l’olandese Robin van Persie con sei reti.

Pasquale Cosco

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