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| ANALISI

Nazionale, cercasi bomber: il podio all time non cambia da mezzo secolo

Nella crisi della Nazionale anche tutte le difficoltà degli attaccanti Azzurri, con un podio all time ormai impolverato

Kean
Kean

Chissà cosa pensa oggi Ciro Immobile, attaccante dei record con la maglia della Lazio finito in Turchia per gli ultimi passi di una carriera gloriosa, con tanto di Scarpa d’Oro conquistata. Lui che, negli anni di Mancini in Nazionale, veniva indicato spesso come unico colpevole delle difficoltà di un’Italia ormai da troppo tempo estremamente povera a livello tecnico. Mancano giocatori, manca qualità e… mancano gol.

Vecchi problemi

Roberto Mancini, in realtà, il suo bomber lo avrebbe anche avuto. Sarebbe bastato valorizzare di più Ciro Immobile, troppo spesso sacrificato sull’altare delle idee del CT, a cui sarebbe bastato prendere esempio dal lavoro svolto con Inzaghi alla Lazio. Il problema, però, è ben più longevo: basti pensare ai tanti bomber del calcio italiano tra Anni Novanta e Duemila e a tutta la loro difficoltà incontrata in Nazionale. Gol sì, record mai.

Un podio impolverato

Il podio dei migliori marcatori all time con la maglia Azzurra, del resto, è fermo – nei nomi – da cinquantatré anni. L’ultima volta in cui è stato aggiornato, infatti, risale al 20 settembre 1972, quando Gigi Riva (35 reti Azzurre) realizzò il primo dei tre gol con cui l’Italia vinse in amichevole contro la Jugoslavia. Fu la rete numero ventisei per la bandiera del Cagliari, che così facendo superò Baloncieri al terzo posto all time. Esattamente un anno e nove giorni più tardi, poi, Riva conquistò anche il primo posto sorpassando anche Mezza (33 reti) dopo aver superato Piola (30 gol).

L’assenza dei bomber

Da allora nessuna punta che abbia vestito la maglia della Nazionale è più riuscito a insidiare il podio. Non ce l’hanno fata Baggio e Del Piero, fermatisi a quota 27. Non ci è riuscito Immobile, calciatore in attività con più reti in Azzurro (17 gol, sedicesimo posto in classifica). E, con questo rendimento, è davvero difficile immaginare chi potrà farcela, almeno a stretto giro.

Claudio Ferrari