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| ANALISI

Nazionale, come giocherà l’Italia di Gattuso

L’ufficialità è arrivata nel pomeriggio e la prima uscita sarà il 5 settembre contro l’Estonia: ecco come potrebbe giocare la nuova Italia di Gattuso

La Nazionale italiana riparte da Gennaro Gattuso. Dopo l’esonero di Luciano Spalletti, arrivato in seguito alla sconfitta contro la Norvegia, tocca all’ex tecnico di Napoli e Milan il compito di guidare gli Azzurri in un momento delicato. L’obiettivo è chiaro: ricostruire, ritrovare entusiasmo e rimettersi in corsa verso il Mondiale. Il percorso è in salita, ma Gattuso è chiamato a ridare identità a una squadra che negli ultimi appuntamenti ha spesso deluso, anche contro avversari di livello inferiore.

Modulo e idee: come può giocare la nuova Italia

Sul piano tattico, Gattuso potrebbe puntare su una difesa a quattro, alternando il 4-3-3 al 4-2-3-1, schemi già utilizzati nelle sue esperienze passate. Queste soluzioni permetterebbero di sfruttare le corsie esterne e valorizzare giocatori come Orsolini. Tuttavia, il nuovo CT ha sempre mostrato flessibilità tattica, e non è da escludere un avvio con la difesa a tre, magari con un 3-5-2, più adatto ad alcuni elementi della rosa attuale. Più che sugli interpreti, che non dovrebbero discostarsi troppo da quelli scelti da Spalletti, Gattuso concentrerà il lavoro su mentalità, spirito di gruppo e capacità di affrontare le sfide decisive con maggiore determinazione.

I protagonisti e le prime sfide da dentro o fuori

Il nuovo corso azzurro dovrebbe poggiare su una base solida fatta di esperienza e freschezza. Gigio Donnarumma sarà ancora il leader tra i pali, affiancato da difensori come Bastoni, Calafiori e Buongiorno. A centrocampo, Barella e Tonali rappresentano garanzia e dinamismo, mentre Gattuso cercherà anche di inserire nuovi talenti con personalità. Il battesimo ufficiale del nuovo CT arriverà il 5 settembre contro l’Estonia, per le qualificazioni al prossimo Mondiale, seguito tre giorni dopo dalla sfida con Israele: due partite fondamentali per rilanciare le ambizioni dell’Italia.

Chiara Scatena