Neopromossa in Premier? Il destino è segnato! Ma il Sunderland…
Il Sunderland prova a invertire un trend molto particolare della Premier League, campionato fatale per le neopromosse

La Premier League solo per pochi eletti? C’è chi lo sa bene e sta cercando di tutelarsi. Dopo essersi assicurato la promozione dalla Championship il Sunderland ha deciso di fare le cose in grande e garantirsi una rosa capace di poter mantenere la categoria. L’obiettivo è quello di invertire un trend negativo per le neopromosse in Inghilterra, differenziarsi facendo le cose in grande per salvarsi e confermarsi in Premier. Fino a oggi i Black Cats sono tra le squadre che hanno speso di più sul mercato. Sono 141 i milioni di euro spesi per le nuove entrate, più i 23 riconosciuti alla Roma per il riscatto obbligatorio di Enzo Le Fèe. Una spesa da top club, che rende il Sunderland la nona società che – per il momento – ha investito di più in sede di mercato, davanti perfino alla Juve e a soli 4 di distanza dal Tottenham ottavo.
In Premier League le neopromosse non si salvano (quasi) mai
L’obiettivo, come detto, è chiaro: invertire il trend. Ma di quale trend si parla? Prendendo in esame le ultime 5 stagioni la Premier League è la squadra che ha visto più neopromosse far ritorno in Championship. Su 15 squadre, infatti, ben 10 non sono riuscite a confermare la categoria e nelle ultime due stagioni nessuna è riuscita a raggiungere l’obiettivo sperato. Basti pensare che nei cinque anni presi in considerazione, le neopromosse retrocesse sono state il 67%: un dato decisamente superiore alle altre 5 leghe europee maggiori. La Serie A che segue al secondo posto, infatti, ha fatto registrare solo un 40% (6 neopromosse su 15), esattamente come la Bundesliga (4 su 10). Al terzo posto, invece, ci sono Liga (5 retrocesse su 15) e Ligue 1 (4 su 12) con un bassissimo 33%.
Perché la Premier è una condanna per le neopromosse?
L’analisi fatta da Cronache di Spogliatoio su questi dati si rivela molto interessante. La redazione della pagina social ha individuato il motivo nell’arricchimento e nel rafforzamento della ‘classe media’ della Premier League, dove le squadre di metà classifica vantano uno strapotere economico sproporzionato rispetto al resto d’Europa e talenti di altissima qualità. Un esempio concreto è offerto dalla crescita di squadre come il Nottingham Forest, tornato in Europa League, e l’Aston Villa in Champions. Eppure, va anche detto che le possibilità non mancano alle neopromosse, nonostante il divario con le big resta importante. A darne contezza è il già citato Sunderland, squadra che ha deciso di sfruttare le enormi entrate provenienti dai diritti televisivi che, oggi, permetto ai Black Cats di essere una tra le squadre più ‘spendaccione’ in sede di mercato: particolare fondamentale per poter restare in Premier League.
Niccolò Di Leo