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| ANALISI

Occhio ai Fab Four: Conceicao cerca la chiave per un Milan da urlo

Il tecnico portoghese immagina un Milan da sogno, offensivo ma solido: l’idea del portoghese

Una sessione invernale dal sapore di mercato estivo e la voglia di non lasciare che la Supercoppa vinta a Ryad sia l’unica parentesi gloriosa di questa stagione. Ha investito tanto il Milan, sarà il tempo a dire se lo ha fatto anche bene ma intanto sarà di Conceicao il compito di mettere in campo una squadra che possa scatenare tutto il proprio potenziale offensivo senza rinunciare all’equilibrio.

Obiettivo e ruoli

Il portoghese ci pensa sul serio, sebbene sia consapevole delle difficoltà di una rivoluzione tattica a stagione non solo iniziata ma addirittura arrivata nella sua fase clou. Eppure il doppio attaccante con cui tanto bene aveva fatto al Porto è sempre un chiodo fisso nella testa di Conceicao. Servirà tempo e allenamento, ma l’obiettivo è ben chiaro a Milanello. Così come sono assegnati facilmente i ruoli: Gimenez la prima punta, con Joao Felix a girargli intorno e Pulisic e Leao rispettivamente sulle corsie di destra e sinistra. Tutto facile fin qui. Ma con quale modulo?

Tra rischi e usato sicuro

Il primo pensiero porta dritti al 4-2-3-1, una sorta di usato sicuro in casa Milan: una veste tattica che i rossoneri conoscono bene e in cui sarebbe facile muoversi senza dover stravolgere troppo in allenamento. Abbassando Reijnders in mediana con Fofana e non necessariamente rinunciando ai numeri da attaccante visti finora da parte dell’olandese. Così facendo però l’idea della doppia punta non sarebbe sfruttata a pieno. E, per questo, la possibilità di azzardare nel giro di poche settimane stuzzica però parecchio Conceicao.

L’approdo finale dovrà essere, almeno nei piani attuali, un 4-4-2 dall’incredibile coefficiente di rischio e bellezza. Sostenibile, però, solo a patto di convincere al sacrificio Leao – missione finora impossibile per ogni allenatore – e Pulisic, oltre che i due attaccanti. E di fatto bloccando per certi versi i due terzini con vocazione da ala Theo Hernandez e Walker. Per questo la transizione non sarà immediata: perché ci sarà tanto lavoro da fare per trovare l’equilibrio. Ma con la consapevolezza che, dovesse Conceicao trovare la formula segreta, il Milan potrebbe presentarsi su ogni campo con un arsenale offensivo quasi al livello delle migliori del continente.

Claudio Ferrari