keyboard_arrow_left Indietro
| ANALISI

Pirlo, il Maestro non è più predestinato: ora gli Emirati

Da predestinato dopo aver appeso gli scarpini al chiodo al calo costante da allenatore: Pirlo riparte dalla Serie B degli Emirati

Andrea Pirlo
Andrea Pirlo

Da Maestro a predestinato il passo sembra breve e scontato, ma a quanto pare non per il protagonista. Dall’essere uno dei più grandi centrocampisti della storia italiana e non solo, a diventare un allenatore di seconda o terza fascia. Strano il destino di Andrea Pirlo, che nonostante tutto aveva anche iniziato la sua carriera da allenatore sulla strada dei predestinati.

Dal ritiro al bianconero

Dopo la conclusione della sua avventura con la Juventus, per Andrea Pirlo è arrivato il momento di divertirsi per un anno o poco più sui campi della MLS. Lì in America ha detto addio al calcio giocato, per poi nel giro di pochi mesi ritrovarsi proprio sulla panchina bianconera. 

L’avventura a Torino

L’8 agosto 2020 Andrea Pirlo viene scelto da Andrea Agnelli come successore di Maurizio Sarri sulla panchina della Juventus. Una settimana prima l’ex centrocampista era diventato allenatore della Next Gen per ritrovarsi subito promosso in prima squadra sulla scia di quell’ondata che aveva portato tanti giovani allenatori ad assumere la guida di grandi club subito dopo il ritiro. In bianconero Pirlo non riesce a vincere lo Scudetto nonostante la presenza di Cristiano Ronaldo: tanti alti e bassi, al termine della stagione i bianconeri possono contare su una qualificazione last minute in Champions e sulla conquista di Coppa Italia e Supercoppa italiana. Non abbastanza però per la uve, che lo saluta facendo tornare Allegri.

La discesa continua

Dopo un anno sabbatico per Andrea Pirlo si apre la possibilità di ripartire da zero, o quasi. L’ex centrocampista viene infatti chiamato dal Fatih Karagumruk, dove giocano Viviano, Biraschi, Borini e Lucas Biglia. A tre giornate dalla fine del campionato, però, lascia con più sconfitte che vittorie e senza mai aver battuto una big. Nonostante questo poche settimane dopo arriva la chiamata della Sampdoria in Serie B, ma nella prima stagione i playoff vengono centrati e abbandonati subito, con l’eliminazione nel primo turno. La seconda annata dura invece appena tre gare e un solo punto, prima dell’addio. Ora, dopo un altro anno sabbatico, l’opportunità di ripartire ancora dalla Serie B, ma questa volta degli Emirati Arabi sulla panchina dello United FC. Mentre de «Il calcio che mi piace», per citare il titolo del lavoro con cui è diventato allenatore, per ora non si è visto granché.

Claudio Ferrari