Psg, chi è andato via a gennaio è Campione d’Europa?
Da Skriniar a Kolo Muani e Asensio: ecco cosa dice il regolamento riguardo i calciatori protagonisti di un trasferimento a stagione in corso

Milan Skriniar, Randal Kolo Muani e Marco Asensio: sono questi i tre nomi altisonanti ceduti dal Paris Saint-Germain futuro Campione d’Europa per la prima volta nella propria storia nel corso del mercato di gennaio. A posteriori, nel day after del clamoroso trionfo per 5-0 contro l’inerme Inter di Simone Inzaghi, la domanda è: lo slovacco ex Inter, il francese passato alla Juve e lo spagnolo canterano del Real potranno annoverare nel proprio palmares la Champions League alzata al cielo dai vecchi compagni ieri sera a Monaco di Baviera?
La stagione di Skriniar, Kolo Muani e Asensio
Milan Skriniar, che era arrivato a Parigi a parametro zero dall’Inter nell’estate del 2023, lo scorso gennaio, dopo appena 5 presenze in campionato (e nessuna nelle altre competizioni, Champions compresa) per un totale di 381′ e un lungo corteggiamento della Juventus, si è trasferito in prestito al Fenerbahce. A Torino, invece, è sbarcato con la medesima formula Randal Kolo Muani, fin lì ‘protagonista’ con 2 gettoni nel massimo torneo continentale e 10 nella prima divisione transalpina, conditi da 2 gol e un assist. Infine, Marco Asensio, anch’egli ‘legato’ ai bianconeri per il 4-1 merengue segnato nella finale di Cardiff del 2017, si è trasferito – sempre a titolo temporaneo – all’Aston Villa, salutando il club francese con un ruolino stagionale di 4 apparizioni nell’ex Coppa dei Campioni e 12 in Ligue 1 (con 2 centri e un passaggio vincente).
Cosa dice il regolamento
Ad ogni modo, non solo Skriniar, in quanto mai sceso in campo in Champions, ma neppure Kolo Muani e Asensio potranno fregiarsi del titolo di Campione d’Europa e, pertanto, nel proprio palmares non figurerà mai la Champions League 2024-25 vinta dal Paris Saint-Germain: secondo il regolamento della Uefa, infatti, se è vero che almeno un’apparizione nella competizione è una conditio sine qua non per entrare a far parte di tale ristretto novero, al tempo stesso è fondamentale essere tesserati per la squadra vincitrice il giorno stesso della finale.
Giordano Grassi