Analisi

Questo United è un disastro: sarà il peggiore di sempre

Il Manchester United, dopo la sconfitta rovinosa contro il Newcastle, è certo di stabilire il proprio negativo nella storia della Premier
Iacopo Erba

Il Manchester United, dopo la sconfitta rovinosa contro il Newcastle, è certo di stabilire il proprio negativo nella storia della Premier League

Un’altra sconfitta o, se preferite, l’ennesima umiliazione di una stagione che si concluderà di sicuro con un ingresso nella storia del calcio, ma dalla porta sbagliata. Il Manchester United è scivolato ancora, messo al tappeto da un Newcastle più pronto e più squadra sotto ogni punto di vista, aggiungendo un’altra vergognosa tacca in un campionato che dalle parti dell’Old Trafford non vedono già l’ora sia finito per ricominciare, stavolta con il deludente Ruben Amorim in panchina, un ennesimo tango in estate. Sperando che stavolta ci sia la svolta giusta e che la strada intrapresa sia finalmente virtuosa.

Mai così pochi punti

A sei gare dalla fine della stagione in Manchester United è già sicuro di stabilire il proprio record negativo di punti in una singola stagione di Premier League. I Red Devils sono infatti attualmente 14esimi in classifica con soli 38 punti raccolti in 32 gare di campionato, frutto di 10 vittorie otto pareggi e ben 14 sconfitte. Ecco perché, anche se dovessero arrivare sei successi negli ultimi sei appuntamenti stagionali, Bruno Fernandes e compagni potrebbero terminare la stagione al massimo a quota 56, ovvero due in meno rispetto ai 58 del 2021/22 che, fino ad oggi, era il totale più basso mai toccato dal club in una singola edizione del torneo.

Tutto sbagliato

L’indecente campionato vissuto finora dai Red Devils, l’ennesimo negli ultimi anni, è frutto di un lavoro approssimativo e senza filo logico, tra scelte sbagliate sulla scelta dei nuovi innesti e una gestione tecnica assurda da parte di ogni allenatore che ha accettato negli ultimi tempi una sfida che si è presto rivelata per tanti praticamente impossibile. L’affaire McTominay dello scorso giugno è emblematico: tra i pochi a incarnare lo spirito e l’identità del club, i Red Devils lo hanno ceduto al Napoli per appena 30 milioni di euro, preferendo puntare su giocatori come Mount, Ugarte e Casemiro. Un trio costato circa 180 milioni che non ha dato praticamente nulla. Ma se ne potrebbero citare tantissimi, compreso lo stesso Onana, disperso dopo essere stato strapagato dall’Inter. E neanche arrivare in fondo all’Europa League servirebbe a rinobilitare una stagione che ha messo definitivamente a nudo l’inadeguatezza di tanti, troppi elementi all’interno di un club storico, scivolato in un contesto di mediocrità che non gli appartiene.

Iacopo Erba

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