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| ANALISI

Ranieri e la rinascita della Roma: numeri da scudetto

Dalla (quasi) zona retrocessione al sogno Champions, i giallorossi vincono anche in casa dell’Inter e continuano a volare

La Roma continua a volare e a proseguire la sua incredibile rimonta dalla (quasi) zona retrocessione al sogno Champions. Grazie a Claudio Ranieri, capace di trasformare una squadra e ridare entusiasmo a tutto l’ambiente giallorosso. La cura del tecnico è stata incredibile e sta portando risultati impossibili da prevedere. 

La vittoria a San Siro per la lotta Champions

Nell’ultimo turno di campionato, i giallorossi sono riusciti a trovare i tre punti anche sul campo dell’Inter, espugnando San Siro grazie alla rete decisiva di Soulé, portando a casa un successo preziosissimo in chiave Champions e salendo a quota 60 punti in classifica. Infuocando la corsa alla massima competizione europea per club. 

I numeri della Roma con Ranieri

I numeri parlano chiaro: da quando è arrivato Ranieri, la Roma ha cambiato marcia. Ottenendo risultati incredibili: il successo a Milano è il 18° risultato utile consecutivo in Serie A per i capitolini, che non perdono in campionato dal 15 dicembre 2024. Considerando solo i risultati a partire dal 14 novembre 2024, cioè dall’arrivo di Sir Claudio sulla panchina giallorossa, la Roma è seconda per punti ottenuti, ben 47, grazie a 14 vittorie, 5 pareggi e 3 sconfitte. Solo la capolista Napoli ha fatto meglio in questo periodo. La formazione giallorossa, invece, è addirittura prima considerando solamente il girone di ritorno. 

Le parole di Ranieri

«Se fossi arrivato ad inizio campionato avremmo più punti? Non mi piacciono questi paragoni, chi c’era prima di me ha fatto del suo meglio, io sono arrivato in un momento difficile. Forse proprio l’essere arrivato in difficoltà mi ha aiutato, proprio la difficoltà di quei giocatori che avevano perso un po’ la consapevolezza di quanto erano bravi. Io ho cercato di fare meno errori possibili, perché poi la bravura va sempre a chi va in campo. L’allenatore, sì, serve ad essere credibile, a dare le giuste indicazioni, ma poi sono loro i principali attori. Lo pensavo da giocatore e lo penso adesso dopo 35-37 anni da allenatore. Non so come ho rimotivato la squadra ma io non sono uno che ha studiato psicologia. No, io quello che sento lo dico. Forse la mia credibilità, io parlo con il cuore ai giocatori, dico quello che sento. Tutto chiaro» ha detto Ranieri, a margine del premio Ussi conferitogli al Centro tecnico di Coverciano, parlando della sua impresa alla guida dei capitolini, rinati con lui dopo le esperienze con De Rossi e Juric.

Luigi Trapani Lombardo